Con la pandemia e l’Italia in zona rossa torna la tradizione della calza della Befana che viene appesa in oltre una casa su tre (38%) mentre a una minoranza del 12% la Befana porta altri regali e il resto non festeggia anche perché non ha bambini in casa. È quanto emerge da una elaborazione Coldiretti/Ixe’ per la Festa dell’Epifania al tempo del Covid, segnata quest’anno dalla solidarietà nei mercati di Campagna Amica, dalla calza sospesa per i bambini meno fortunati al pranzo gourmet a km 0 per i più poveri.
Le difficoltà economiche, il lockdown e la chiusura dei negozi hanno pesato sugli acquisti, in calo stimato del 23% rispetto allo scorso anno ma immancabili nella calza sono cioccolate, caramelle e carbone dolce anche se la spinta provocata dall’emergenza Covid verso una alimentazione più salutista contagia la Befana 2021 e in molte famiglie – sottolinea la Coldiretti – tornano anche fichi e prugne secche, nocciole, noci e soprattutto biscotti fatti in casa. Una tendenza favorita dall’impossibilità di uscire dalle mura domestiche con la zona rossa durante le festività con ben il 49% degli italiani che ha passato più tempo ai fornelli, anche a preparare nuove ricette con i propri figli. Un ritorno alla naturalità nel contenuto delle calze “appese” al camino dalla simpatica vecchietta che in passato ai più “discoli” regalava solo aglio, peperoncino, patate e carbone vero.
Non mancano però iniziative per aiutare a riempiere la calza secondo le tradizione locali del territorio in molti mercati degli agricoltori di Campagna Amica dove per l’occasione sono stati organizzati anche appuntamenti con la solidarietà a favore delle famiglie in difficoltà. Sono circa 840mila i bambini con età inferiore ai 15 anni che in Italia hanno bisogno di aiuti anche per mangiare secondo una proiezione della Coldiretti su dati del fondo indigenti (Fead).
A Napoli nel giorno dell’Epifania arriva la “calza sospesa” presso il mercato Campagna Amica di Fuorigrotta, in via Guidetti 72 al parco San Paolo con la possibilità per i cittadini di acquistare dolcetti, agrumi, marmellate e ogni altra leccornia, rigorosamente a km zero, da mettere nelle apposite calze donate in dono ai ragazzi dei quartieri disagiati della metropoli. Mentre in Puglia la Befana solidale arriva grazie ai cuochi contadini di Campagna Amica che hanno scelto di donare i pasti cucinati negli agriturismi alle mense per gli indigenti della parrocchia di Santa Maria delle Grazie in Santa Rosa a Lecce, di Maria Santissima del Rosario a Bari e alla mensa sociale Paolo VI° a Fasano (Brindisi).
Per molti bambini – continua la Coldiretti – l’arrivo della Befana è anche l’occasione per ricevere gli ultimi regali delle feste con l’arrivo di giochi e giocattoli, spesso anche per sanare le delusioni del Natale. Da qualche anno però – sostiene la Coldiretti – l’appuntamento si è diffuso anche tra gli adulti che sfruttano l’occasione per scambiarsi o farsi doni, anche simbolici, spesso approfittando dell’inizio della stagione dei saldi. Una ultima occasione di festa – conclude la Coldiretti – fa salire a quasi 4,5 miliardi il valore dei regali acquistati durante le festività di fine ed inizio anno.