La scuola riparte, nel caos. Il governo dà il via libera alla riapertura, poi sono le Regioni a decidere se e quando far rientrare gli studenti in classe. Elementari e medie accoglieranno gli alunni a partire dal 7 gennaio, mentre per quanto riguarda le scuole secondarie la didattica sarà di nuovo in presenza dall'11 gennaio, al 50 per centro e nelle regioni gialle e arancioni. In caso di nuove zone rosse, avanti con la dad.
Dunque, tutto chiaro? Non proprio. Perché poi scendono in campo i governatori: l'imperativo è evitare che i contagi risalgano. E così in Veneto, Friuli Venezia Giulia e Marche si proseguirà con le lezioni a distanza fino al 31 gennaio.
In Piemonte è previsto il ritorno in classe in presenza dal 7 gennaio per le primarie e le secondarie di primo grado, mentre sarà mantenuta la didattica a distanza al 100% per le scuole superiori fino al 16 gennaio, con ritorno in classe in presenza a partire dal 18 gennaio, sempre compatibilmente con l’andamento dell’epidemia.
In Campania ritorno graduale in presenza a partire dall'11 gennaio con la scuola dell'infanzia e le prime due classi della primaria. Dal 18 gennaio, contagi permettendo, l'intera scuola primaria potrebbe tornare in presenza, quindi dal 25 gennaio anche la secondaria di primo e secondo grado.