Quando si dice torta caprese... Una meraviglia e non è solo la regina dei dolci di Capri. Una delizia di mandorle e cioccolata, nata un secolo fa, si dice per un errore, dalle mani di Carmine Di Fiore, cuoco che creò questo dolce straordinario nel suo laboratorio, ovviamente a Capri.
Si racconta (ma c'è c'è anche una versione più antica che risale al tempo di Ferdinando IV e Maria Carolina d'Asburgo) che stava preparando una torta alle mandorle per tre gangster americani, arrivati fin lì per acquistare delle ghette addirittura per Al Capone. Ma dimenticò di mettere la farina e così è diventato uno dei dolci più famosi e gustosi. Adesso, chissà cosa direbbe Al Capone, ecco che arriva una nuova versione della torta caprese. Da Capri? Da Napoli? No, dalla California! E vale la pena raccontare questa storia che comunque ha uno stretto legame con la Campania. Infatti è il frutto di una idea di Simone D'Antonio, chef, cioccolatiere, originario e formatosi professionalmente nella Costiera Amalfitana. Ha creato una nuova proposta culinaria, lo ha raccontato Forbes. Si chiama 'Mammamia' e combina i sapori della sua terra natìa con la migliore cannabis della patria adottiva. Sì tutto vero e anche legale. "Ho provato per la prima volta qui in California i cannabis-infused edibles (prodotti alimentari commestibili a base di fiori di cannabis o concentrati ndr) - ha spiegato D'Antonio presentando la sua nuova linea - e ho capito che mancava qualcosa... il tocco italiano".
Ed è quello che ha messo in 'Mammamia': "Sono ispirato a usare le mie capacità culinarie e il mio background al fine di creare un prodotto innovativo e delizioso nel momento in cui rendo omaggio al mio Paese d'origine". E per cominciare una nuova avventura lo chef campano in California ha pensato ovviamente alla torta caprese: "Uno dei pasticci - ha aggiunto - più fortunati della storia". Così pensando ai sapori della sua terra, dopo essersi diplomato ad Alma, la prestigiosa scuola di cucina di Colorno (Parma) e alla Accademia Maestri Cioccolatieri Italiani di Limana (Belluno), D'Antonio in California ha lanciato 'Capri Cacao' e 'Capri Lemon'.
Si tratta di due varietà che contengono cannabidioli creati per conferire una sensazione rilassante, ma anche fortificante. I dolci contengono THC, tetraidrocannabinolo, la sostanza chimica presente in tutti i fiori delle piante appartenenti alla famiglia delle cannabinacee, principale responsabile degli effetti psicologici e psicotropi provocati dalla cannabis e il CBD che si trova sia nelle piante di cannabis che in quelle di canapa. "Come ci piace sottolineare - ha aggiunto lo chef - il THC fa sentire attivi, il CBD calmi e il rapporto delle due sostanze, 2-1, regala una sensazione come se ci si trovasse a Capri in una splendida giornata di sole".
Dolci allucinogeni? No, ma D'Antonio, presentando i suoi prodotti, ha insistito sul fatto che 'Mammamia' è il modo perfetto per trasportare chi li assaggia in una vacanza italiana, ma rimanendo seduto sul proprio divano di casa. "E le cose più belle della vita - non ha dimenticato di sottolineare - sono pensate per essere condivise, affermazione che è una visione molto italiana. Così abbiamo realizzato queste confezioni pensando alle coppie, all'incontro con un amico, in questo modo si può migliorare l'esperienza complessiva".
Attualmente i dolci alla marijuana si possono trovare soltanto a Los Angeles e in attesa di ulteriori punti vendita, D'Antonio sta già pensando a nuovi gusti per la sua linea di prodotti alimentari. "Non posso dire di cosa si tratta - ha concluso lo chef campano - quello che posso anticipare però è che si tratta di cioccolata, arriva dal nord dell'Italia e ne siamo già entusiasti. Siamo sicuri che lo saranno anche i nostri consumatori". Ma ci vorranno ancora alcuni mesi per poterla trovare in commercio, intanto ci si può... riempire, di dolce e anche di tutto il resto, con la torta caprese.
di Roberto Zanni