di Mimmo Porpiglia
Otto giugno 1985, Cabo San Lucas, arriviamo in porto accompagnati dalle sirene di tutti i pescherecci. Con il marlin… Ci sono riuscito. Dopo due ore e mezzo di battaglia con le braccia stanche dai continui tira e molla ho vinto….Ed ora quel bestione di 265 libbra, piú di 120 chili é appeso testa in giù, in bella mostra sul peschereccio di Mario il messicano…
La gente intorno a noi applaude….
Siamo partiti all’alba, con Ciccio Bufi, Michele Sarluca, Salvatore Castellano e Luciana, la sorella, amici di sempre con i quali siamo venuti in vacanza a Cabo San Lucas dopo aver rivisto San Francisco, Las Vegas, Los Angeles…. Cabo San Lucas dove ero giá stato anni addietro con Nancy hostess giramondo della Cpair …. Ogni anno nel mese di ottobre, numerosi appassionati di pesca sportiva, provenienti da tutto il mondo, si danno appuntamento, per partecipare alla competizione di pesca al Marlin più conosciuta del mondo, ovvero la “Bisbee’s Los Cabos Offshore”, praticata fin dal 1981.
La competizione si svolge in cinque giorni ed è seguita da migliaia di persone, che per l’occasione affollano le passerelle nei pressi del porto di Cabo San Lucas, per festeggiare con i pescatori la cattura di questi enormi pesci e assistere alla successiva fase di determinazione del peso, fatta alla presenza di una commissione di giudici, incaricata di esaminare che il tutto venga svolto seguendo le regole stabilite dagli organizzatori dell’evento...
Le sirene delle barche continuano a suonare....mi sento importante con quel marlin a testa in giú….… penso ad
Ernest Hemingway , “Papa” il nostro mito. La maggior parte di noi, studenti delle medie all’istituto La Salle di Materdei sognavamo quel personaggio affascinante… e commentavamo le sue pagine - profondamente ispirate a uno stile di vita particolare- pervase da un senso assoluto della vigoria morale e fisica, dallo sprezzo del pericolo…. “Voglio fare il giornalista e girare il mondo come ha fatto lui Hemingway…” continuavo a ripetere a mio padre che voleva invece il primo figlio maschio “Dottore in medicina” con specializzazione in radiologia, come lui…
Ma il “Papa" mi era entrato nel sangue….l’energia del linguaggio, l’uso essenziale degli aggettivi e l’utilizzo di frasi brevi e ritmiche su cui si concentrano azioni, piuttosto che riflessioni mi avevano stregato… Leggevo di notte, mi addormentavo sognando il mare di Cuba, Santiago, la pesca al marlin….
Ed ora ecco qua, pescatore di marlin, come Santiago…….
"Santiago, il vecchio e povero pescatore cubano, decide di mettere fine agli esiti negativi delle sue battute di pesca e decide di avventurarsi da solo più lontano del solito, in mare aperto: i suoi sforzi vengono ricompensati, abbocca all’amo un gigantesco marlin. Tra il vecchio pescatore e la sua preda inizia una lunga battaglia che andrà avanti per quasi tre giorni: il marlin per liberarsi tira la barca verso di sé e Santiago, negli sforzi per trattenerlo, si ferisce più volte finché, allo stremo delle forze, riesce ad attirare il pesce verso lo scafo e lo finisce con un arpione. Ma sulla via del ritorno il pesce lascia dietro di sé un’abbondante scia di sangue che attira gli squali: Santiago ne uccide molti ma, quando la barca giunge finalmente in porto, del marlin non restano che pochi brandelli. Stremato e arrabbiato con se stesso per essersi spinto troppo lontano e aver sacrificato un “avversario” così formidabile come il marlin, Santiago torna alla sua capanna e si addormenta. Il giorno dopo una folla di pescatori si riunisce esterrefatta intorno alla sua barca, ammirando la grande carcassa del pesce ancora attaccata allo scafo…. (Da "Il vecchio e il mare" di Ernest Hemingway Premio Pulitzer nel 1953 e Nobel per la Letteratura nel 1954 …)
Voglio tornare a Cabo San Lucas, voglio andare a pesca di marlin… e pensare ancora a Santiago, alle avventure di "Papa" Hemingway, ai miei compagni del La Salle, al mio grande amico Ciccio che non c'é piú...