Il "Dimission Day" di Giuseppe Conte è iniziato intorno alle 9, quando il premier uscente si è presentato a Palazzo Chigi per il Consiglio dei Ministri. La riunione è cominciata con una mezz'ora buona di ritardo, la primissima comunicazione è stata proprio quella di Conte che, come previsto, ha annunciato ai titolari dei dicasteri la decisione di recarsi al Quirinale per rassegnare le sue dimissioni.
Conte ha ringraziato "ogni singolo ministro" e "l'intera squadra di governo" per il lavoro svolto in questi mesi trascorsi insieme. Dalle delegazioni M5S, Pd e Leu, il premier uscente ha ricevuto attestati di stima e la promessa di sostegno e compattezza qualora emergesse la possibilità di un 'Conte Ter'.
Tra gli ultimissimi provvedimenti approvati dal Cdm c'è anche il sospirato Decreto legge sull'Autonomia del Coni, che consentirà all'Italia di evitare le sanzioni del Cio e agli atleti azzurri di presentarsi alle Olimpiadi di Tokyo col tricolore e l'inno. Accordo raggiunto con la soluzione della pianta organica, depennando il contratto di servizio e senza la creazione della Coni Spa, società di servizio giudicata troppo costosa.
Alle 12 Giuseppe Conte ha raggiunto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per rassegnare formalmente le sue dimissioni. I due si sono intrattenuti per trenta minuti circa, poi l'ormai ex premier ha lasciato la residenza presidenziale.
Ecco il comunicato ufficiale del Quirinale: "Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto questa mattina al Palazzo del Quirinale il Presidente del Consiglio dei Ministri Prof. Avv. Giuseppe Conte, il quale ha rassegnato le dimissioni del Governo da lui presieduto".
"Il Presidente della Repubblica si è riservato di decidere e ha invitato il Governo a rimanere in carica per il disbrigo degli affari correnti. Le consultazioni avranno inizio nel pomeriggio di domani, mercoledì 27 gennaio. Il calendario delle consultazioni - recita la nota - sarà reso noto attraverso l’Ufficio Stampa".