Un rapporto dell'intelligence potrebbe decisamente cambiare le carte in tavola nell'ambito del monitoraggio dell'epidemia italiana di coronavirus. Recapitato al presidente del Consiglio dimissionario, Giuseppe Conte, il documento affermerebbe che i "contagi da Covid in Italia sarebbero sottostimati del 50% circa".
Stando al rapporto - snocciolato da "La Repubblica" - l'errore sarebbe causato dal "calo del numero dei tamponi", verificatosi "a metà novembre" dello scorso anno. La curva epidemiologica non starebbe abbassandosi tanto quanto attestano i bollettini ma - al contrario - "osservando i numeri delle terapie intensive nella parte finale dell'anno, si può notare una fase di ripresa dell'epidemia verso la metà del mese di dicembre" continua il dossier.
IL NODO "TEST ANTIGENICI" Un altro elemento che avrebbe compromesso l'attendibilità dei dati esaminati è stato, per l'Agenzia, l'inserimento nel conteggio dei tamponi dei test antigenici. I nuovi test, conteggiati insieme a quelli molecolari, avrebbero di fatto impedito un confronto oggettivo con i numeri dei mesi passati.