"Conte ter", Renzi apre e chiude. Secondo giorno di consultazioni, ieri, al Colle, dove sono salite le delegazioni di Pd, Leu, Italia viva, Centro democratico, +Europa/Azione ed Europeisti. Decisive, manco a dirlo, sono state le dichiarazioni e, soprattutto, le posizioni assunte da Matteo Renzi, leader di Iv. Dopo il il colloquio col Capo dello Stato, il senatore toscano, parlando con la stampa, si è detto pronto "ad appoggiare un governo", ma "questa proposta politica - ha precisato - necessita il passaggio ulteriore di capire se vogliono stare o no con noi. Devono confrontarsi con noi. Poi discuteremo delle persone".
MEGLIO UN INCARICO ESPLORATIVO
"Io non vedo altra maggioranza politica che non contempli Italia viva" ha aggiunto l'ex presidente del Consiglio. Insomma: una timida apertura a (ri)discutere un eventuale reingresso di Iv in maggioranza. Prima però, è la conditio sine qua non posta da Renzi, occorre avviare un passaggio intermedio, rilanciando un confronto sui programmi, mentre, infine, e qui sta la vera novità, viene fatto filtrare dall'entourage di Iv, che più che un nuovo incarico a Giuseppe Conte, sarebbe più gradito un incarico esplorativo al presidente della Camera Roberto Fico.
IL "CONTE TER" NON PIACE A RENZI
"Andare ad elezioni sarebbe un errore, preferiamo un governo politico ma siamo disponibili anche a un governo istituzionale" è il mantra del parlamentare di Rignano. Che poi precisa: "No a un incarico a Conte ora, sì a un mandato esplorativo". "Nel caso non ci sia una maggioranza politica a noi va bene un governo del presidente" conclude Renzi.
ORLANDO E I DEM SBOTTANO
La presa di posizione di Renzi fa sbottare i dem. In particolare Andrea Orlando, vicesegretario del Pd. Il quale, in merito ad un rientro di Iv nei ranghi della maggioranza, si limita a commentare: "Per riprendere Renzi in maggioranza bisogna capire se Renzi pone un veto su Conte o no, cioè se è vero quello che ha detto al Quirinale o se è vero quello che ha fatto uscire dopo sulle agenzie. Ma se con Renzi i numeri restano risicati, si continuerà a ballare e per questo vogliamo un allargamento della maggioranza. L’ultima parola naturalmente spetta a Mattarella ma ci sono più scenari e si rischia di rotolare ad elezioni".