“La via maestra sono le elezioni, ma non abbiamo pregiudizi su Draghi”. Sono le parole di Matteo Salvini, al termine del vertice del centrodestra. “Innanzitutto esprimo soddisfazione perché dopo settimane di agonia e di litigi, e dopo un anno e mezzo di comunicati bulgari e dirette a reti unificate, non ci sono più Conte e Casalino, Bonafede e la Azzolina: respiriamo, questo è già un servizio reso all’Italia e agli italiani, grazie alla nostra coalizione che ha mantenuto grande compattezza” ha scritto il leader della Lega su Facebook.
“Lo ribadiamo: la via maestra sono le elezioni, che possono essere svolte in sicurezza, visto che in primavera si voterà in 1.300 comuni rappresentativi di circa 20 milioni di italiani. Ovviamente siamo persone educate e realiste, sappiamo che il Paese ha bisogno di risposte immediate e il Parlamento non può rimanere fermo. Il professor Draghi ci incontrerà e ci ascolterà, andremo a capire, proporre e a valutare. A differenza della sinistra non abbiamo pregiudizi. Gli italiani hanno fame di salute, lavoro, scuola, meno tasse e meno burocrazia” ha concluso.
Sulla stessa lunghezza d'onda Antonio Tajani, numero due di Forza Italia: “L'incarico conferito a Mario Draghi è un incarico conferito ad una persona di alto profilo e durante l'incontro che avremo, valuteremo le proposte, le idee e i progetti”.
Categorica Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia: "Sarò chiara - ha scritto su Facebook -. Non c'è alcuna possibilità di una partecipazione o anche di un sostegno da parte di Fratelli d'Italia al Governo Draghi. Gli italiani hanno il diritto di votare. Continuiamo a lavorare per tenere il Centrodestra unito e portare gli italiani alle elezioni. Fatevene una ragione".