"Non mi sento affatto isolata, anzi sento il dovere di dare voce a milioni di italiani che rivendicano il loro diritto di votare, come accade in tutte le democrazie del mondo, piuttosto che veder nascere l'ennesimo esperimento di Palazzo". Lo ha detto la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni in un'intervista rilasciata al quotidiano "Il Messaggero" rispetto alla maggioranza allargata che potrebbe sostenere il nuovo governo Draghi. "Isolata rispetto a chi? Sicuramente rispetto al mainstream, no direi rispetto agli italiani, da quello che sento e che vedo" ha argomentato la parlamentare romana.
MAGGIORANZA SGANGHERATA: E' UN'AMMUCCHIATA
"Il problema non è Draghi, del cui programma non sappiamo nulla, quanto la sua maggioranza sgangherata, un'ammucchiata che finirà per costringere il premier a continue mediazioni al ribasso" ha sottolineato ancora la presidente di Fdi, secondo la quale l'Italia avrebbe invece "bisogno di scelte coraggiose che soltanto una maggioranza coesa, con una visione chiara e un forte mandato popolare può fare".
NUOVO GOVERNO? SENZA LEGITTIMAZIONE POPOLARE
"E' in corso la nascita di un governo che ancora una volta non ha alcun tipo di legittimazione popolare. Qualche giorno fa leggevo l'Economist, non un pericoloso foglio clandestino sovranista, che evidenziava come questo accada solo in Italia, perché normalmente nelle altre democrazie occidentali si va a votare" ha aggiunto la Meloni. E "voglio ribadire, a costo di sembrare stucchevole a chi fa finta di non capire, che nel frattempo in Europa e nel resto del mondo si vota tranquillamente. Possibile che soltanto in Italia le elezioni vengano considerate un attentato alla democrazia e non il suo momento più alto?" ha concluso.