Erano importate dalla Cina, dovevano essere sicure, decisamente di più delle comuni - e più economiche - mascherine chirurgiche. Invece le Ffp2 in questione avevano una capacità filtrante di appena il 36%.
È l'ultimo scandalo relativo ai dispositivi di protezione individuale non a norma entrati in Italia e messi in commercio negli ultimi giorni. Ne dà notizia il quotidiano Repubblica, secondo cui il lotto incriminato sarebbe a Roma.
Casi analoghi, però, sono stati riscontrati in altre cittadine italiane, da nord a sud: Bergamo, Brindisi, Pomezia, Ciampino. Secondo una stima degli esperti, su oltre 550 milioni di mascherine arrivate dall'estero, un buon 10% - quindi circa 50 milioni - sarebbero irregolari.