Nel corso del 2020, secondo i dati diffusi oggi dall'Istat, si è registrata una flessione dell’indice del fatturato delle imprese dei servizi del 12,1%, la più ampia dall’inizio delle serie storiche (disponibili dal 2001). La perdita di fatturato ha colpito la quasi totalità dei settori rilevati, risultando particolarmente marcata nelle attività più toccate dalle restrizioni connesse all’emergenza sanitaria, quali quelle legate alla filiera del turismo (attività delle agenzie di viaggio -76,3%, trasporto aereo -60,5%, attività dei servizi di alloggio e ristorazione -42,5%). Risultano in controtendenza i settori dei servizi postali e attività di corriere e dei servizi IT e altri servizi informativi con incrementi annui rispettivamente del 4,4% e dell’1,8%.
Nel quarto trimestre 2020 si stima che l’indice destagionalizzato del fatturato dei servizi diminuisca del 2,2% rispetto al trimestre precedente; l’indice generale grezzo registra un calo, in termini tendenziali, del 7,6%.
Nel quarto trimestre 2020 si rileva poi una flessione congiunturale particolarmente ampia nel settore delle attività dei servizi di alloggio e ristorazione (-32,8%). Diminuzioni più contenute si registrano per il commercio all’ingrosso, commercio e riparazione di autoveicoli e motocicli (-1,2%), per le attività professionali, scientifiche e tecniche (-0,6%) e per i servizi di informazione e comunicazione (-0,5%). Incrementi congiunturali si rilevano per il settore delle agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese (+6,8%) e per il Trasporto e magazzinaggio (+0,2%).
Sempre nello stesso lasso di tempo si registrano variazioni tendenziali negative in tutti i settori. Le flessioni più marcate riguardano le attività dei servizi di alloggio e ristorazione (-50,0%), le agenzie di viaggio e i servizi di supporto alle imprese (-16,3%) e il trasporto e magazzinaggio (-16,1%). Diminuzioni più contenute caratterizzano le attività professionali, scientifiche e tecniche (-3,7%), il commercio all’ingrosso, commercio e riparazione di autoveicoli e motocicli (-2,2%) e i servizi di informazione e comunicazione (-0,5%).