di Mimmo Porpiglia
Gente d‘Italia tornerà domenica 28 febbraio nelle edicole.
Abbiamo deciso di riprendere la pubblicazione anche dell’edizione cartacea del giornale per diverse ragioni. In primis la centralità di un riferimento culturale è stata segnalata dalle istituzioni a Montevideo, dall’ottimo ambasciatore Gianbattista Iannuzzi; e dalle istituzioni in Italia, la stessa Federazione nazionale della stampa - come leggerete all'interno - ha più volte sollecitato la ripresa delle pubblicazioni.
In questi mesi abbiamo ricevute decine e decine di mail, lettere e telefonate da parlamentari, politici e rappresentanti delle amministrazioni pubbliche italiane.
Ma non solo: le comunità italiane in Uruguay e in Sudamerica, sia in forma associativa che in forma individuale hanno dato un senso a questo giornale con le innumerevoli testimonianze di amicizia. Riprendere le pubblicazioni dell’edizione cartacea non è semplice, non lo è per la pandemia che ancora è in pieno corso e per l’elevato numero di copie che questo giornale stampa e vende, anche in virtù dell’abbinamento con “El Pais”, il quotidiano più letto e diffuso in Uruguay.
Ma l’Italia e gli italiani all’estero hanno bisogno di coraggio, il momento è storico, l’orgoglio di un Paese oggi fa il paio con la speranza ispirata da un nuovo Governo che non ha come obiettivo la decrescita ma il riposizionamento dell’Italia nel ruolo che la nostra storia, la nostra cultura, la nostra capacità di fare cose, e di farle bene, rivendica.
La Gente d’Italia torna, quindi, ad affiancare all’edizione digitale, l’edizione cartacea; perché anche la carta fa parte della tradizione della cultura. La rivoluzione digitale è necessaria per sostenere lo sviluppo, ma questo non significa azzerare la storia e le tradizioni degli italiani.
‘La Gente d’Italia’ ormai é noto a tutti, è un giornale che ha dato e dará sempre fastidio ai potenti di turno.
Soprattutto a qualche personaggio messo dal partito negli organi istituzionali degli italiani all'estero, quindi non eletto, che per vendicarsi delle accuse di dimostrate insolvenze nei nostri confronti ha denunciato falsitá mistificando e diffamando il lavoro dei colleghi e delle nostre maestranze (tentativo miseramente naufragato perché sbugiardato dalla realtá).
Fatto é che se vuoi raccontare la verità delle cose e non essere prono all’arroganza e alla maleducazione delle cosiddette ‘persone importanti’, lo scotto da pagare è quello di essere etichettato appunto come un mezzo di comunicazione scomodo.
Continueremo quindi a non avere paura e ci impegniamo a fare un giornale migliore, al passo con i tempi, più in linea con la nuova domanda di contenuti.
E lo faremo con la puntigliosità che ha sempre contraddistinto questo giornale e la sua redazione. Informando su quanto accade, senza remore, timori di ritorsioni, con coraggio e serietà.
Un giornale più adeguato ai tempi, più accattivante nella forma. Anche con un telegiornale Tv ma sempre rigoroso nei contenuti. E vogliamo ripetere la bellissima esperienza del Corso di giornalismo multimediale qui a Montevideo. Per dare un lavoro e una specializzazione a tanti giovani innamorati del nostro Paese, della lingua di Dante. Per formare dei veri professionisti dell’informazione italiana all’estero. Un requisito purtroppo alieno nel panorama dell’italica emigrazione.
Questo è stato e sará sempre il giornale degli italiani all'estero in gran parte figli e nipoti di persone che hanno avuto il coraggio di lasciare il proprio Paese, i propri affetti, per cercare una vita migliore dall’altra parte del mondo.
E il rispetto per loro ci impone di lavorare al meglio e di continuare soprattutto a non avere paura. Sempre...