Gente d'Italia

Summerville, la città del South Carolina che vuole diventare una nuova ‘Little Italy’

 

di SANDRA ECHENIQUE

Summerville, 'The Flower Town in the Pines' (la città dei fiori tra i pini) si trova nel South Carolina, una cinquantina di chilometri dall'Oceano Atlantico. Non è mai stata meta dell'immigrazione italiana negli Stati Uniti, però in questi ultimi anni qualcosa sta cambiando. Infatti si è trasformata in una destinazione per chi, e sono tanti, dal nord-est, New York e New Jersey in particolare, al Midwest del nord hanno voluto cercare un nuovo posto da vivere, lontano, soprattutto, dalle alte tasse e dalle troppe regolamentazioni statali. Un fenomeno quello della voglia di lasciare in particolare proprio la Big Apple cresciuto in maniera esponenziale con la pandemia, e se ha visto la Florida come prima scelta assoluta, ha toccato anche il South Carolina. Ma c'è stato anche chi ha anticipato questa 'migrazione' interna come Glenn Zingarino che la valigia l'ha fatta nel febbraio 2016 e nei cinque anni che sono passati dal suo arrivo a Summerville, ha verificato, toccato con mano, che numerosi italo-americani che vivevano al nord in particolare proprio a New York, li ha ritrovati a Summerville. Ma nel South Carolina Lowcountry, la regione costiera dello stato, non sono presenti troppe associazioni italo-americane, che pur sono numerosissime in tutti gli Stati Uniti. Così ecco l'idea, diventata subito realtà, di inaugurare una sezione di UNICO, la più grande organizzazione di servizi per gli italo-americani degli USA. Unity, Neighborliness, Integrity, Charity, Opportunity (unità, buon vicinato, integrità, beneficenza e opportunità) sono le parole che formano l'acronimo UNICO dalla sua creazione che risale al 1922 a Waterbury nel Connecticut. Era il 10 ottobre quando il Dr. Anthony P. Vastola, alla guida di un piccolo gruppo di 15 persone decise di lanciare la nuova organizzazione. A distanza di quasi un secolo, a Summerville ecco che Mr. Glenn Zingarino ha pensato che era arrivato il momento di aprire una nuova sezione nel South Carolina. "Appena mi sono trasferito - ha raccontato - subito mi sono messo a cercare UNICO, non l'ho trovato nelle vicinanze e così ho pensato che era il momento giusto per crearne uno". Perchè ha cominciato a conoscere altri italo-americani, ma non solo. "Sfortunatamente in questo Paese - ha aggiunto - la maggior parte delle persone pensa a noi italo-americani come solo quelli di New York e della mafia". Già pregiudizi che risalgono alla notte dei tempi, ciclicamente risvegliati da film e serial a cominciare dai notissimi il Padrino e Sopranos. "D'accordo anche quello fa parte della nostra storia, solo una parte comunque e non definisce certo chi siamo". E UNICO, come tutte le organizzazione italo-americane degli States oltre a difendere il patrimonio di una etnia combattono anche da sempre i pregiudizi. "Per quello che riguarda UNICO - ha sottolineato ancora Zingarino - in tutti questi anni si è creata una grande reputazione e se all'inizio accettava come membri solo chi aveva pure radici italiane nel tempo ha ampliato la propria visuale accettando tutti gli italo-americani, chi lo è per matrimonio eccetera. Oggi in tutti gli Stati Uniti ci sono circa 160 sezioni di UNICO". E l'ultimo arrivato è il South Carolina Lowcountry Chapter di Summerville, partito con 20 soci, ma le domande stanno crescendo. "Abbiamo diverse iniziative che vogliamo portare avanti - ha continuato il fondatore - per prima cosa una nostra website anche per dare spazio e promuovere aziende locali di proprietà italiana, come supporto a futuri eventi di raccolta fondi, l'istituzione di borse di studio per studenti seguendo poi la missione di lavorare per un futuro migliore e più grande". Visto che sono sempre di più gli italo-americani che si stanno trasferendo nella zona, ecco che Summerville e il suo circondario potrebbe diventare una nuova virtuale Little Italy. "Il mio desiderio - ha concluso Zingarino - è di poter creare un maggior senso di comunità perchè ci sono tanti italo-americani che vivono già qui o che stanno per trasferirsi e vorrei che si ricordasse, comprendesse meglio quanto è stato fatto e realizzato nel passato".

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