Gente d'Italia

Caos Roma e troppi addii: le grane grilline

Da un lato il dialogo col Pd, ritenuto un “interlocutore privilegiato”, dall'altro, la necessità di fare i conti con le turbolenze interne che ancora agitano il M5S. Ne ha di gatte da pelare Giuseppe Conte, neo insignito leader (sia pure ancora solo in pectore) del movimento grillino.

A partire dal caos Roma, dove la maggioranza della ricandidata sindaca Virginia Raggi continua a perdere pezzi (sono già cinque i consiglieri che hanno detto addio), quasi all'unisono con quanto accaduto, in queste ore, alla Camera, dove il deputato Giorgio Trizzino ha lasciato il M5S ed è passato al Misto.

Al Campidoglio, in ogni caso, l'aria che tira non è proprio salutare: la giunta, infatti, sembra avere i numeri contati. Tuttavia sulla candidata Raggi resta il diktat di Beppe Grillo: "Virginia non si tocca". Altra grana da risolvere: la partita di Rousseau, ancora aperta, con Davide Casaleggio. Insomma: ne ha di lavoro da fare l’ex premier Conte per provare a risollevare il Movimento dalle secche.

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