L’obbligo della quarantena e del tampone ferma 2,5 milioni di italiani che avrebbero fatto un viaggio all’estero durante il ponte di Pasqua se non ci fosse stata l’emergenza Covid. E’ quanto emerge da una analisi Coldiretti/Ixe’ divulgata in occasione della firma da parte del Ministro della Salute Roberto Speranza dell’ordinanza che dispone, per arrivi e rientri da Paesi dell'Unione Europea, tampone in partenza, quarantena di 5 giorni e ulteriore tampone alla fine dei 5 giorni. Uno stop che per la zona rossa nazionale si estende – sottolinea la Coldiretti - anche al 25% di italiani che senza la pandemia avrebbe approfittato delle festività per fare una vacanza nel Belpaese. La chiusura di Pasqua in particolare affossa i 24mila agriturismi italiani con la primavera che è la stagione preferita dagli italiani per gite fuori porta e scampagnate.
L’arrivo della bella stagione – sottolinea la Coldiretti – è particolarmente apprezzata dagli amanti della campagna per assistere al risveglio della natura con piante, fiori e uccelli migratori, ma anche delle attività agricole con i lavori di preparazione dei terreni, la semina e la raccolta delle primizie da portare in tavola. Gli agriturismi, peraltro, spesso situati in zone isolate in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, sono forse – precisa Coldiretti – i luoghi più sicuri perché è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche. Nonostante le difficoltà e la chiusura forzata, molti agriturismi di Campagna Amica/Terranostra si sono impegnati comunque a consegnare pasti o iI tradizionale cestino di Pasquetta direttamente nelle case degli italiani lungo tutta la Penisola con la possibilità – conclude la Coldiretti - anche di offrirli a parenti ed amici per mantenere un legame durante la festa, anche se costretti a rimanere distanti