Passare da 125 a 2 chili di rifiuti al giorno, riciclando quelli organici in una propria compostiera, donando quelli elettronici e bandendo l'uso della plastica monouso. Una politica virtuosa e attenta all'ambiente valsa all'Ambasciata d'Italia a Brasilia, prima missione diplomatica al mondo, la certificazione "Zero Waste" (Zero rifiuti) dell'Istituto Lixo Zero Brasil. La sede italiana era già stata insignita del titolo di prima Ambasciata Verde della capitale federale del Brasile.
Un insieme di misure garantiscono che il 100% dei rifiuti organici sia destinato alla compostiera del compound, inaugurata nel corso della cerimonia di certificazione che si è tenuta nei giorni scorsi. Il prodotto finale è utilizzato come fertilizzante all'interno dell'Ambasciata. I rifiuti riciclabili ed elettronici sono invece donati ad alcune cooperative partner che, in questo modo, hanno la possibilità di creare posti di lavoro e reddito tramite la vendita del materiale. L'Ambasciata ha inoltre provveduto all'abolizione dell'uso di bicchieri di plastica monouso diventando "single-use plastic free".
Situata nel mezzo della capitale federale, la sede diplomatica occupa un'area di 25.000 metri quadri. L'ingegnere ambientale Luciana Souza, che segue dal 2018 il progetto "Zero Waste" insieme all'Avvocato Pedro Moura dell'Ambasciata, ha sottolineato che "oggi vengono inviati in discarica meno di 2 chili al giorno di rifiuti a fronte dei 125 antecedenti il progetto". Rodrigo Sabatini, Presidente dell'Istituto Lixo Zero Brasil e Direttore della Zero Waste International Alliance, ha auspicato che l'esempio dell'Ambasciata d'Italia a Brasilia sia di ispirazione per altre sedi diplomatiche e per tutti i Comuni brasiliani in generale.
L'Ambasciatore d'Italia Francesco Azzarello si è detto particolarmente onorato del riconoscimento, nonché molto orgoglioso che l'Italia possa essere ancora una volta un punto di riferimento nel settore della sostenibilità ambientale, perseguendo anche finalità sociali, insieme al Brasile.