Il ritiro delle truppe della Nato dall'Afghanistan, comprese quelle italiane, dovrebbe iniziare il primo maggio e concludersi entro l'11 settembre. È quanto si apprende dopo la riunione d'urgenza ristretta tenutasi a Bruxelles.
Il passo indietro avverrebbe quasi in coincidenza con il ventesimo anniversario di quella che è stata la più lunga campagna delle forze armate americane nel dopoguerra. Risale infatti al 7 ottobre 2001 l'inizio dell'operazione 'Enduring Freedom', quando, in risposta agli attacchi terroristici dell'11 settembre, gli Usa attaccarono i talebani in Afghanistan accusandoli di fornire copertura ad Al Qaeda.
"È giunto il momento di ritirare le truppe" e gli Usa lavoreranno con gli alleati della nato per un ritiro "coordinato": lo ha detto il segretario di Stato Usa, Antony Blinken. "Insieme abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo prefissati di raggiungere e ora è il momento di portare a casa le nostre forze".
Una conferma che arriva anche dalla Casa Bianca: è ora di "porre fine alla guerra più lunga dell'America" lasciando l'Afghanistan. È quanto dirà il presidente Usa, Joe Biden, nel discorso in cui, secondo le anticipazioni assicurerà, che gli Usa continueranno a sostenere il governo afghano.
La Russia ha detto che i piani di Washington potrebbero portare a un'escalation del pluridecennale conflitto nel Paese. "Quello che preoccupa in questo contesto è che il conflitto armato in Afghanistan potrebbe vivere un'escalation nel prossimo futuro che, a sua volta, potrebbe minare gli sforzi iniziati per negoziati diretti inter-afghani", ha avvertito il ministero degli Esteri di Mosca in una nota.