L’associazione Ananke inaugura a Milano per i cittadini lombardi "Mi…in..formo", uno sportello informativo di ascolto sulle problematiche inerenti i disturbi del comportamento alimentare. «Si tratta di uno spazio che dal 15 aprile al 15 luglio offrirà accoglienza telefonica, video web o in presenza gratuita - afferma il presidente Alberto Pozzoli - per gli utenti che desiderino confrontarsi sui temi legati a questa patologia. Un colloquio di informazione e orientamento alla cura che avverrà con i professionisti della nostra rete». L’iniziativa - patrocinata dalla Regione Lombardia - è promossa da Ananke, associazione senza fini di lucro che, forte dell’esperienza clinica di Villa Miralago, la più grande comunità residenziale in Italia per la cura dei disturbi del comportamento alimentare, intende contribuire alla prevenzione sociale di questo tipo di disagi. «Grazie al patrocinio della Regione sarà possibile sensibilizzare sul riconoscimento precoce delle malattie legate ai disturbi del comportamento alimentare attraverso informazione, formazione e ascolto, dedicati a famiglie, pazienti e giovani. Un importante riconoscimento che ci consentirà di indirizzarli verso i percorsi di cura più adeguati alla loro richiesta di aiuto», aggiunge Pozzoli.
«Iniziative come questa - commenta Simona Tironi, vicepresidente della commissione Sanità e Politiche sociali della Regione - sono preziose e rappresentano la prova concreta delle eccellenze presenti sul nostro territorio. La legge regionale sui disturbi alimentari, di cui sono stata prima firmataria e relatrice e che il Consiglio ha approvato all’unanimità, va proprio nella direzione di valorizzare queste realtà, mettendo a sistema e rafforzando prevenzione, informazione, presa in carico precoce e supporto alle famiglie». Importante notare come durante la pandemia da Covid-19 i disturbi del comportamento alimentare siano aumentati, come sottolinea Alessandro Raggi, vicepresidente e coordinatore di Ananke-Villa Miralago: «L’emergenza sanitaria ha determinato un aumento del 30% della patologia, con gravi ripercussioni sulle famiglie che, disarmate, si trovano a fronteggiare i disagi dei figli causati dall’isolamento e dalla riduzione significativa dei contesti di socialità». «Gli sportelli online e in presenza da parte di Ananke - prosegue Raggi - creeranno luoghi reali e virtuali, estremamente liberi da ogni condizionamento sociale e culturale sul tema. È di primaria importanza agganciare la domanda nel momento in cui essa si presenta, aprire insomma una breccia attraverso la richiesta di aiuto».