Dopo un lieve calo registrato nei giorni scorsi i numeri del coronavirus in Uruguay continuano a crescere. Nella giornata di giovedì sono stati abbattuti per l'ennesima volta tutti i record con 79 morti e 4.412 nuovi positivi, le cifre più alte mai registrate in oltre un anno di pandemia in base ai dati forniti dal Sistema Nacional de Emergencias (Sinae).
In totale i decessi provocati dal virus sono arrivati a 1.726, mentre 32.136 sono attualmente i positivi di cui 508 casi gravi in terapia intensiva, un aspetto questo costantemente monitorato che continua a preoccupare gli esperti: secondo le informazioni del Ministero della Salute le terapie intensive hanno un tasso di occupazione totale del 74,8% (di cui la metà per pazienti con Covid 19).
La situazione oggi nel paese continua ad essere molto difficile ed estremamente significativi sono i dati di comparazione a livello internazionale raccolti dal sito Our World In Data. Nell'ultima settimana l'Uruguay è stato tra i tre paesi peggiori al mondo per numero di vittime mantenendo il primato a livello sudamericano con una media di 18,55 morti per milione di abitanti. Solo l'Ungheria e la Bosnia Erzegovina hanno fatto peggio.
Sempre in base ai dati di questo sito dal 4 aprile l'Uruguay guida la classifica mondiale di nuovi casi giornalieri: nell'ultima settimana c'è stata una media di 1.062 positivi per milione di abitanti. La Turchia, al secondo posto, è ben lontana con una media di 672,61 casi.
L'esplosione dei contagi in Uruguay potrebbe essere dovuta alla diffusione temuta variante brasiliana P1. Il direttore generale del ministero di Salute Miguel Asqueta ha affermato che la variante di Manaos è stata riscontrata in 16 (su un totale di 19) dipartimenti del paese e "in alcune zone come Rivera, Río Negro e Artigas è ampiamente predominante tra l'80% e il 90%".