di MATTEO FORCINITI
L'Ambasciata italiana di Montevideo ha approvato in maniera definitiva l’aggiudicazione dell’appalto per la costruzione della nuova Cancelleria consolare: la spesa sarà di piú di un milione e mezzo di dollari, alla faccia della durissima crisi che la pandemia sta provocando in questo periodo. La vincitrice del bando è la ditta Construcciones e Instalaciones Electromecanicas S.A. (C.I.E.M.S.A.) come avevamo anticipato il mese scorso. Ebbene, una notizia di fondamentale importanza come questa è stata pubblicata sul sito dell’Ambasciata il 12 aprile senza alcuna diffusione se non dopo aver ricevuto ieri il solito beneplacito dall’ex sottosegretario Ricardo Merlo, il grande artefice di questa operazione che oggi esulta.
I silenzi, d’altronde, sono stati una costante nella storia di questo progetto vittima fin dal primo giorno delle strumentalizzazioni politiche e fortemente criticato da più parti sia per le modalità che per le tempistiche. La procedura per l’affidamento dei lavori, ricordiamo, aveva subito un brusco stop nell’ottobre dello scorso anno perché nessuna offerta era stata ritenuta idonea. Questo secondo bando che è stato appena approvato non ha avuto nessun tipo di diffusione come avevano osservato nell’ultima occasione i rappresentanti del Comites malgrado le promesse fatte dal primo segretario dell’Ambasciata Alessandro Costa. I rappresentanti della collettività italiana in Uruguay continuano a esprimere dubbi su questa operazione anche alla luce degli ultimi avvenimenti.
“Ben vengano i lavori della nuova Cancelleria consolare ma i problemi urgenti da risolvere oggi sono altri” segnala Renato Palermo, consigliere uruguaiano nel Cgie (Consiglio Generale degli Italiani all’Estero). “Con la pandemia è stata ridotta l’attenzione al pubblico, sono aumentati i casi di assistenza e il prenota online per gli appuntamenti è diventato insostenibile per le persone mentre proseguono gli affari degli intermediari. Quasi tutti questi problemi li abbiamo elencati nel comunicato prodotto nell’ultima riunione della commissione del Cgie dell’America Latina”. Spesso critico con questo progetto, oggi il presidente del Comites di Montevideo Alessandro Maggi preferisce non commentare in attesa di ulteriori sviluppi: “Fin ad ora il Comites non ha ricevuto alcuna comunicazione ufficiale da parte dell’Ambasciata”.