Caro Direttore,
Certo non ci sorprende il legittimo intervento dell'On. Borghese che si accorge che esiste un problema che si chiama discendenti di cittadini appartenenti all'ex impero austroungarico. Quello che semmai ci sorprende è il silenzio istituzionale che su questa vicenda il MAIE ha fatto fino ad ora, in un momento in cui disponeva di un sottosegretario con la delega per gli italiani nel mondo, che a meno che non ci sia sfuggito, non si è occupato di questo problema.
E sì che di rumore sulla vicenda ce n'è stato. Un rumore cominciato quando abbiamo promosso il primo incontro con il Movimento dei cittadini che aspettavano di avere riconosciuto il proprio diritto ad avere la cittadinanza italiana, ma che erano incappati nelle pastoie della legge 379/2000.
Un rumore che aumentò di tono quando dopo l'interrogazione fatta dalle Deputate elette all'estero On. Francesca La Marca ed Angela Schirò, si tentò di ridicolizzare la stessa con una irrispettosa polemica. Irrispettosi ed anche dettati da nervosismo sono stati anche i ripetuti attacchi sia all'USEF che alle persone che si stavano interessando del problema, che nella migliore delle ipotesi sono stati ripetutamente definiti "venditori di fumo" o sono stati accusati di volere fare politica, come se il MAIE non facesse per parte sua legittimamente politica. La differenza è che noi abbiamo fatto e continueremo a fare una politica che mira a venire incontro alle esigenze delle nostre comunità emigrate, ovunque esse si trovino e senza distinzione di razza, di fede religiosa o di fede politica.
I problemi del MIERO? Noi abbiamo continuato ad attenzionarli a dispetto di tutto. L'instancabile, lavoro di Salvatore Finocchiaro coordinatore USEF per l'Argentina e la preziosa collaborazione dell'On. Fabio Porta ci hanno permesso di fare diversi incontri con il consolato; nel primo dei quali, per rispetto alle istituzioni, abbiamo invitato anche chi poi avrebbe disperatamente tentato di contrastarci, forse sbagliando il metodo.
Con lettera del sottoscritto, scritta dopo l'interrogazione delle Deputate del PD, inviata sia alla Vice Ministro degli esteri Sereni ed al Sottosegretario al Ministero dell'Interno Matteo Mauri, che si sono subito attivati anche grazie all'interlocuzione di Fabio Porta, già deputato PD per l'America Meridionale.
Non abbiamo interrotto il nostro impegno nemmeno dopo il cambio del governo, quando abbiamo sensibilizzato sul problema il nuovo sottosegretario al Ministero dell'Interno Ivan Scalfarotto, che ci ha risposto confermandoci la esistenza di un elenco di pratiche sottoposte alla speciale commissione e garantendoci il suo impegno per una soluzione, mentre di altre abbiamo interessato gli uffici consolari per sapere se sono ancora giacenti in consolato.
Ben venga quindi l'intervento dell'On. Borghese, al quale facciamo solo rilevare che anche se tardivo, il suo intervento non fa che rafforzare un tentativo di soluzione che viene dal lontano mese di ottobre 2020 e che è sottolineato da diversi interventi che cominciano a dare i primi frutti.
Vogliamo però toglierci un dubbio. Non è che l'intervento, ripetiamo, positivo anche se tardivo, sia un inizio di campagna elettorale interna, nel tentativo di conservare un posto che potrebbe essere insidiato da altri aspiranti deputati dell'articolato ed affollato mondo del MAIE?
Salvatore Augello