La Salernitana torna in Serie A a 22 anni di distanza dall’ultima volta (era accaduto nella stagione 1998-99). Con la netta vittoria sul campo del Pescara (per 3-0, grazie alle reti di Anderson, Casasola e Tutino, tutte nel secondo tempo) i granata allenati da Fabrizio Castori, hanno dunque staccato il secondo pass – l’altro lo ha staccato la capolista Empoli – per la promozione diretta nel massimo campionato italiano.
LOTITI COSTRETTO A VENDERE
Ora però ci sarà da sciogliere il nodo legato alla proprietà. L’attuale presidente della Salernitana è Claudio Lotito, patron anche della Lazio, club che già milita in Serie A. E, come da norme federali, non si può essere proprietari di due squadre che giocano nello stesso campionato, pena la mancata iscrizione. Insomma: Lotito deve vendere, o l'una o l'altra società, entro 30 giorni.
IL CHIARIMENTO DI GRAVINA
“Abbiamo dato una deroga per 11 anni, chi ha ricevuto quella deroga sapeva benissimo quale era il punto di caduta finale” ha spiegato Gabriele Gravina, presidente della Figc, intervenuto a Napoli a margine di un incontro, facendo riferimento al caso Salernitana.
UNA NORMA FONDAMENTALE
“È una norma che non consente all’Italia di dare deroghe alla deroga. La norma fondamentale è l’articolo 7 comma 8 del nostro Statuto ed è una norma di carattere internazionale. Il nostro Statuto ha dovuto adeguarsi a quello della Uefa e della Fifa, che dice in maniera chiara su quali siano le condizioni. Sono felice e mi auguro che la Salernitana centri questo obiettivo storico, un risultato che andrà tutelato. Su questo non c’è nessun principio di deroga, perché ci vogliono equità e rispetto delle regole” conclude Gravina.