Nella notte tra giovedì 13 e venerdì 14 maggio l'esercito di Israele ha colpito duramente Gaza. I raid di 160 aerei hanno preso di mira oltre 150 "obiettivi sotterranei" nel nord della Striscia di Gaza, ed hanno bombardato a tappeto la città.
Secondo Hamas dall'inizio dei raid le vittime palestinesi sono state 119, di cui 31 bambini. 830 i feriti. Il bilancio è, tristemente, in continuo aggiornamento.
A riferire degli attacchi è un comunicato delle Forze armate d'Israele, mentre - contemporaneamente, sempre durante la notte - sarebbe avvenuto un massivo dispiego di forze di terra, artiglieria e truppe corazzate lungo il confine. I gruppi armati palestinesi nella Striscia di Gaza hanno lanciato circa 2mila razzi e colpi di mortaio verso Israele dallo scoppio dei combattimenti, ricordiamo, avvenuto nella giornata di lunedì.
Secondo i militari israeliani durante la notte di ieri e fino a stamattina, altri 220 proiettili sono stati sparati dall'enclave; alcuni, circa 30, non hanno raggiunto gli obiettivi, atterrando all'interno della Striscia.
Durissime le parole del premier israeliano Benjamin Netanyahu: "Ho detto che avremmo fatto pagare un caro prezzo da Hamas. Così faremo - scrive su Twitter -: questa operazione proseguirà per tutto il tempo necessario".