Sono davvero tanti i riferimenti che troviamo all’interno della Divina Commedia di Dante sulle Marche, un territorio molto presente nell’opera attraverso luoghi e personaggi. L’argomento è stato trattato mercoledì sera dalla professoressa Antonella Agostinis in una videoconferenza organizzata dall’Associazione Marchigiani nel Mondo Uruguay insieme all’Istituto Italiano di Cultura di Montevideo.
La geografia dantesca delle Marche è molto variegata e all’interno di questo panorama troviamo luoghi citati direttamente nelle opere del sommo poeta, luoghi con un legame indiretto o di rilevanza dantesca.
“Nella Divina Commedia” -ha spiegato il dirigente scolastico dell’Ambasciata- “Dante ha descritto e trattato luoghi e personaggi delle Marche -una terra che conosceva molto bene- trasformandoli in punti focali della narrazione, nonché in icone e simboli della letteratura universale”. Tra i riferimenti più noti c’è il castello di Gradara dove si è consumato il tragico amore tra Paolo e Francesca che troviamo nel quinto canto dell’Inferno e il Monastero di Fonte Avellana, fulcro dell’esistenza di San Pier Damiani, incontrato nel Paradiso.