Mario Draghi illustra in conferenza stampa le misure contenute nel decreto Sostegni bis, approvato in giornata. Una serie di aiuti, di interventi mirati, per aiutare la ripresa dell'Italia dopo i terribili mesi della pandemia.
"La misura vale circa 40 miliardi, di cui 17 a imprese e professioni, nove alle imprese per aiuti sul credito, quattro ai lavoratori e alle fasce in difficoltà", le parole del presidente del Consiglio. "Si tratta di un decreto diverso dal passato, almeno in parte, perché guarda al futuro, al Paese che riapre ma allo stesso tempo non lascia indietro nessuno".
Nuovi i criteri per l'erogazione degli aiuti alle partite Iva: "Accanto al fatturato si usa anche l'utile, che è molto più giusto. La seconda novità riguarda l'arco temporale che ora abbraccia 370mila nuove partite Iva". Inoltre, stanziati fondi anche per la ricerca: "Stanziato il primo Fondo italiano per la scienza, con 50 milioni e 150 per ogni anno a venire. Un investimento molto significativo".
Quindi per i giovani: "Per loro c'è la possibilità di comprare una casa: imposta di registro e mutuo sono state cancellate e questo vale per tutti. Per i meno abbienti, con Isee fino a 40mila euro, c'è anche la garanzia dello stato sull'80% del mutuo". L'obiettivo è quello di determinare "un balzo dell'economia in questo trimestre, con cifre di crescita riviste al rialzo. Ma per una crescita che sia sostenuta serve il Pnrr".
Infine un augurio: "Se la situazione pandemica continua a migliorare mi auguro che non ci sarà bisogno di decreti di questo tipo nel corso di quest'anno. Il miglior sostegno è la riapertura, che è la miglior misura per incentivare il turismo. Entro la settimana prossima approveremo il dl sulla governance e il dl semplificazioni, mentre per quel che riguarda la riforma fiscale il principio di progressività va preservato e la riforma fiscale deve contribuire alla crescita. Non è tempo di politiche restrittive".