Non c’è niente da fare. Gli italiani all’estero interessano poco o nulla. Vengono chiamati in causa solo ed esclusivamente quando serve il voto. Per il resto, pardon, che vadano a farsi fottere. Le loro voci non sono ascoltate e magari chi è pagato anche per difendere i loro diritti, tacciono. Da giorni su questo giornale stiamo dibattendo di una vicenda a dir poco vergognosa e che riguarda la perdita dei diritti di trasmissione, da parte di Rai Italia, del programma ‘La giostra del gol’ che trasmette da anni il campionato di Serie A, destinato ai connazionali che vivono all’estero. In pratica, dalla prossima stagione andrà in onda su piattaforme a pagamento (ma non è tanto questo il problema) e in lingua non italiana (questo è il problema). Un vero scandalo, una mancanza di rispetto totale per chi vive all’estero: una nuova perdita di italianità, lingua che si parla sempre meno nel pianeta. Ebbene, ci siamo appellati al presidente della Repubblica Sergio Mattarella affinché lui, alfiere dell’italianità nel mondo, possa intervenire in qualche modo su questa vicenda, difendendo i diritti di queste persone dato che in Rai, da tempo oramai, più che pensare al servizio pubblico si pensa a come restare ognuno al proprio posto, difendendo i propri interessi laddove servirebbe invece un grande repulisti se è vero che le cose non vanno benissimo.
C’è questo quotidiano, ‘La Gente d’Italia’, che cerca di amplificare il grido d’aiuto dei connazionali che chiedono di non essere ‘allontanati’ ulteriormente dallo Stivale. Si fa ovviamente tutto il possibile: la notizia, giornalisticamente parlando, c’è tutta. Così come l’indecenza di questa privazione. Insomma, l’obiettivo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica. Noi ce la mettiamo tutta. Non possiamo dire altrettanto di alcune agenzie che impropriamente a nostro avviso si dichiarano del settore italiani all'estero e che in teoria dovrebbero interessarsi a temi che toccano appunto gli italiani all’estero. E per loro questa notizia non c'é..... Cioé la lettera al Presidente Mattarella non é una notizia..... Ma forse perché sono troppo impegnate a fare da passacarte ai capi della Farnesina o a mandare in rete le veline dei politici, i loro incontri, i loro viaggi, le loro dichiarazioni, le loro foto..... Eppure le agenzie dovrebbero per statuto trasmettere tutte le notizie, senza distinzione. Anche quelle favorevoli e contrarie al governo e ai politici di turno. E non diventare come stanno facendo che si vantano di essere le uniche "degli italiani nel mondo" ma che in effetti si comportano da uffici stampa del potente o del ministro in carica...
Non è che le agenzie tradizionali si muovano tanto meglio quando c’è magari da attaccare, che ne sappiamo, la Rai. Già, perché l’Ansa ha rilanciato il nostro appello rivolto al capo dello Stato, - con ripercussioni in tutto il mondo come riporta il collega Zanni in altra parte del giornale - e dalle altre solo silenzio. Peccato, ci sarebbe bisogno di un'informazione democratica, non di un'informazione monca e distorta. Certo, sappiamo benissimo che questa vicenda tocca qualche nervo scoperto magari di qualche politicante o direttore sulla strada della pensione, e dunque meglio sottacere il tutto. Con il rischio peró che quasi sei milioni di italiani possano perdere la trasmissione più forte di Rai Italia senza che si possa fare nulla. Peccato davvero, tutti si professano deontologicamente impeccabili, quando è il momento di comunicare veline di qualche politico o dirigente amico, fungendo più che altro da ufficio stampa più che agenzia di stampa. Ma non sia mai far ‘decollare’ una notizia di vero interesse pubblico, che può risultare indigesta a qualcuno. Insomma, ci si può ancora fidare di un certo tipo di informazione?
Probabilmente no, perché piuttosto che cercare o lavorare su talune notizie, magnificano questo ministro o quel sottosegretario perché è andato in visita chissà dove o perché ha inaugurato chissà cosa. Ma agli italiani all’estero, cosa importa di tutto ciò? Assolutamente nulla. ‘La Gente d’Italia’, purtroppo, è rimasto in pratica l’unico baluardo (perché ancora in vita), ma noi non vogliamo alcun monopolio sulle richieste dei connazionali: più media se ne interessano, meglio è. La politica - a parte l'interrogazione presentata da Fratelli d'Italia, la durissima reprimenda di Luciano Vecchi e Fabio Porta del Pd e l'accusa del segretario generale del Cgie Schiavone - è la grande assente su questa vicenda: solo qualcuno dei parlamentari eletti si è interessato, pensiamo nello specifico a Fucsia Fitzgerald Nissoli o a Ricardo Merlo. Cosa hanno fatto o pensano di fare invece Fausto Guilherme Longo, Eugenio Sangregorio, Luis Roberto Di San Martino Lorenzato IV, e la maggior parte de deputati eletti per America Latina a Roma? Aspettiamo notizie a riguardo.... E siamo certi queste dei politici ben sensibilizzate dalle agenzie di settore... O no???
MIMMO PORPIGLIA