di Franco Esposito
La marcia indietro. Sorpresa: il vitalizio torna reversibile dopo due anni. Lo ripristina il Consiglio regionale della Campania. "Un passo indietro enorme per la Regione", costernato il verde Francesco Borrelli rimasto solitario combattente nella lotta contro la Casta. In Consiglio Regionale ha votato contro; lui e altri sette. A favore invece i Cinque Stelle, schierati a favore in commissione. Ma c'è di più: dal 2017 gli ex onorevoli che hanno più vitalizi – Regione, Parlamento italiano ed europeo - possono donare la parte eccedente dell'assegno a un fondo per la sanità campana. Nessuno l'ha fatto, il beau geste non c'è stato, non si è visto. Neppure da chi aveva giurato che non si sarebbe sottratto. E nessuno mai lo farà, la previsione sembra anche facile.
Accadrà tutto quando si allargheranno i cordoni della borsa. Beneficiari più evidenti e cospicui l'ex sindaco di Napoli e già governatore regionale Antonio Bassolini, gli ex consiglieri regionali Marcello Taglialatela di An, Cosimo Izzo di Forza Italia, Domenico Zinzi di Udc.
In Campania anche vedove e vedovi degli ex consiglieri torneranno a incassare il vitalizio. Cifre spesso pesanti, non bruscolini. La decisione è dell'altro giorno, firmata appunto Consiglio regionale della Campania. Il quale si è letteralmente rimangiato la decisione assunta nel 2019. Allora, in nome dell'austerity, era stata negata la possibilità ai superstiti degli eletti di usufruire dell'assegno, a partire dal 2015.
Otto i consiglieri contrari e l'hanno manifestato con il voto. Gli altri no, tutti favorevoli i gruppi per il ripristino del vecchio regime. Partito Democratico, Forza Italia, Lega, in linea e d'amor e d'accordo per cancellare quanto di buono conteneva la precedente decisione. Laddove, con lo stop alla reversibilità, la Campania aveva acquisito una posizione d'avanguardia rispetto ad altre regioni d'Italia.
Adesso il passo indietro, che ha del clamoroso, e in un certo senso suona a mo' di scandalo. Una decisione impregnata di arroganza e menefreghismo. In quanto non tiene minimamente conto delle condizioni economiche dei beneficiari. E non impedisce il cumulo degli assegni per chi abbia ricoperto la carica di consigliere regionale e/o deputato o europarlamentare. Non preso in considerazione neppure l'Isee. Ma il consigliere Francesco Borrelli non intende arretrare di un centimetro. Con quale possibile risultato finale?
Gli ex consiglieri percepiscono vitalizi parecchio consistenti maturati prima del 2015, senza aver mai sborsato un centesimo. In alcuni casi, poi, sommano quanto loro erogato per aver seduto, per anni, alla Camera o al Senato o al Parlamento Europeo. Antonio Bassolino l'esempio lampante. Ex ministro del Lavoro, si presenta in qualità di sindaco come candidato a sindaco di Napoli alle prossime elezioni amministrative. Porta a casa 84mila euro all'anno, un assegno mensile di oltre tremila euro da Montecitorio.
Ma non è Bassolino l'uomo record. Il titolo spetta ad Antonio Mazzone (Msi), Ortenzio Zeccchino (Dc) e Giovanni Russo Spena di Rifondazione Comunista. Tutti occupanti dei banchi della Regione Campania, del Parlamento italiano e di quello europeo. Cumulano, cumulano, cumulano, autentici specialisti del triplete. Ex politici che hanno rinunciato a un solo euro, a dispetto anche della legge regionale che consentirebbe di esprimere generosità. Ovvero di dirottare i loro vitalizi in eccesso per la buona causa. Il sostegno della sanità campana. "Mai visto un centesimo", sottolinea Borrelli. La brutta cosa va avanti dal 2017.
Allo scandalo campano contribuiscono anche le vedove, ampliando evidentemente la palese incongruenza. La vedova del banchiere Antonio Grifati, uno dei fondatori di Forza Italia in Campania, percepisce 20mila euro annui dalla Regione. Ma anche nel suo caso non è tutto: è tornata ad incassare pure l'assegno del Senato. Il tutto nonostante i pasticci combinati dal defunto marito. Rovesci giudiziari che ne avevano causato la sospensione nel 2015 del vitalizio da parte di Palazzo Madama.
L'assurdo è che ora venga ripristinato a favore della vedova Grifanti e per tutti i condannati. Non escluso pure gli eredi in regime di reversibilità.
Allegria (cioè infinita tristezza) questo succede in Italia e in Campania. La regione che pensava di essere all'avanguardia con il varo di un provvedimento che stabiliva una situazione di corretta giustizia. Ora mandata all'aria, cancellata. Con sommo gaudio di discutibili tirchi beneficiari. Gli scozzesi del vitalizio.