di Franco Esposito
Voglia di vacanza? Di più, molto di più. Desiderio di stare insieme, divertirsi, di mandarla davvero a ramengo la pandemia. Fatti più in là, brutta bestia. La pizza con gli amici, la necessità divenuta insopprimibile di una gita fuori porta o di un aperitivo fatto come si deve. In una parola, necessità assoluta di libertà, avendo le scatole piene di privazioni, regole restrittive, condizionamenti. Precoci numeri dicono questo: cinquemila visitatori a Pompei in due giorni, 44mila sbarchi a Ischia in 48 ore.
Folle di turisti, non necessariamente bagnanti o votati al mordi e fuggi, perfino a Procida, l’isola di Alphonse de Lamartine con la splendida immortale storia della sua Graziella. Gelosa della sua privacy, difensore ferrea della sua naturalezza e del desiderio di concedersi poco al foresto, Procida è stata presa d’assalto nei giorni scorsi: 4mila 400 persone l’hanno resa affollatissima. Malgrado il disagio causato dalla mancanza di posti sufficienti a bordo dei mezzi in partenza per le isole. Sono infatti tuttora in vigore il divieto di imbarcare più del cinquanta dei posti disponibili di ogni unità navale per le normative anti Covid 19.
Pompei ha visto tornare tra le antiche vestigia delle domus turisti entusiasti di poter visitare la storia e i luoghi dell’arte vesuviana. In due giorni e mezzo ha contato in 5.328 ingressi: superato alla grande il risultato dell’ultimo week end. Numeri in forte crescita: folla anche nei siti pompeiani periferici, pronti ad accogliere di nuovo i visitatori. Centoventotto a Oplonti il 2 giugno, sei al museo Libero D’Orsi di Castellamare di Stabia. Sessantaquattro le visite domenica scorsa, con punte di settantadue.
Il turismo è tornato alla grande in alcuni siti turistici della Campania. Intanto, il pienone nelle due isole del Golfo. Ischia a Procida al massimo, alzi la voce chi aveva previsto un boom di questa portata. Forse nessuno, alla luce dei disastri economici e morali che la pandemia e i lockdown hanno procurato.
I conti dicono anche questo, e precisano. 36.963 arrivi a Ischia nel fine settimana, da venerdì a domenica. Oltre 44mila se si aggiungono i dati aggiornati martedì e resi noti dalla Guardia Costiera. Numeri da sballo, decisamente da capogiro. Numeri cresciuti a dismisura in occasione del 2 giugno. Una poderosa accelerazione testimoniata dalle presenze turistiche sull’Isola Verde. Flussi impressionanti, a ben vedere. Luglio e agosto annunciano il tutto esaurito, l’isola in sold out dopo mesi di patimenti. Non si ricordavano numeri del genere tra fine maggio e inizio giugno. La voglia di ricominciare è esplosa in maniera fragorosa.
La giostra ha ripreso a girare, si è messa in moto a sorpresa. Hanno riaperto molti alberghi, gli stabilimenti balneari presi d’assalto. Uno spettacolo che ha aperto il cuore di albergatori e ristoratori ad una nuova vera speranza di effettiva reale ripresa. E sono in tanti i forestieri turisti ad aver preferito il fitto di appartamenti. Un segno, questo, che il Covid continua a mantenere alto il livello di apprensione e la necessità di usare prudenza. Fa comunque paura.
Il traffico diportistico è tornato all’altezza dei giorni migliori. Ischia sembra poter rivivere una vita nuova. L’auspicio della Federalberghi è che la stagione possa protrarsi questa volta fino ad ottobre. “Ne abbiamo assolutamente bisogno”, commenta il presidente di Federalberghi, Luca D’ambra. I segnali sono incoraggianti, da metà giugno in poi si registra una richiesta al disopra di ogni aspettativa. Ischia respira, finalmente.
Forte è la richiesta alle compagnie di navigazione. “Togliete il limite del cinquanta per cento alla capacità dei traghetti e degli aliscafi. Bisogna favorire il ritorno dei tedeschi e francesi a Ischia”. Il momentaneo boom turistico ischitano, purtroppo, non ha avuto identico riscontro sulla Penisola Sorrentina, complice il tempo incerto su tutta la zona, da Positano a Sorrento, dove ha tratto benefici soprattutto l’accoglienza extra alberghiera. Incassi d’oro per bar, ristoranti, pizzerie. Un autentico pienone.
Le località turistiche della Costiera Amalfitana contano soprattutto nel via libera ai voli internazionali. Sarebbe gradita l’istituzione del green pass. Già chieste facilitazioni per chi viene dall’estero. Come Ischia, pure Sorrento, Sant’Agata dei due Golfi, Meta e Vico Equense avvertono comunque segnali positivi. Ristoranti e pizzerie hanno registrato il tutto esaurito, adesso è atteso il boom degli alberghi.
Ma gran parte di possibili eventuali successi turistici è nelle mani dello Stato. Acceleri sul piano della sicurezza per la clientela americana, asiatica e sudamericana. Green pass è la parola magica.