Il Comitato permanente per la politica estera in America Latina, presso la Commissione Esteri della Camera dei Deputati, ha svolto l'audizione del Viceministro degli Esteri, Marina Sereni, sulle principali direttrici della politica estera italiana nella regione latinoamericana, anche in vista della X Conferenza Italia-America Latina e Caraibi che si terrà a Roma il prossimo 25-26 ottobre in collaborazione con l'IILA e che vedrà per la prima volta l'invito dell'Alto Rappresentante UE per la politica estera. L'ultimo vertice tra Ministri UE e omologhi dell'America Latina, nel dicembre scorso, ha avuto come focus principale la questione pandemica.
Marina Sereni è partita dal ragionamento posto in essere dall'Alto Rappresentante UE per la politica estera, Josep Borrell, che in più occasioni ha espresso la necessità di rafforzare l'attenzione verso i Paesi latinoamericani che per l'Europa hanno significato un volume d'affari pari a 758 miliardi di euro nel 2019. Sereni ha parlato quindi dell'Italia che in questi Paesi nel 2019 aveva oltre 2 milioni di connazionali iscritti all'Aire, ma se si considerano gli italo-discendenti si arriva a 40 milioni di persone.
Al primo posto spicca l'Argentina con oltre 1 milione di iscritti all'Aire, seguita dal Brasile con 618mila e dal Venezuela con 140mila. L'Italia è anche uno dei maggiori investitori in America Latina e nei Caraibi: nel 2019 lo stock degli investimenti diretti in questi Paesi aveva raggiunto circa 33 miliardi di euro. "E' una regione che vede la presenza di circa tremila imprese italiane che nel 2017 hanno generato un fatturato di 70,3 miliardi di euro: aziende che operano principalmente nell'industria manifatturiera, settore automobilistico ed energetico", ha spiegato Sereni ricordando dunque le due direttrici che devono passare per il rapporto con i connazionali e per il partenariato economico.
Sereni ha ricordato la presidenza italiana del G20 e la copresidenza della Cop26: del G20 fanno parte anche tre Paesi latinoamericani come Argentina, Brasile e Messico. "People, planet, prosperity", queste sono le tre parole chiave del G20 citate da Sereni sottolineando poi questioni delicate che riguardano la cooperazione allo sviluppo ed il rispetto dei diritti umani in alcuni Paesi latinoamericani.
Importante è poi il programma svolto insieme alla Direzione Nazionale Antimafia per la cooperazione in ambito giudiziario con il Sudamerica: ad esempio il programma "Falcone e Borsellino" è incentrato sull'assistenza e la formazione per il rinnovamento del quadro normativo basato sulla cultura della legalità, nel contrasto ai fenomeni criminali. Preoccupazione c'è per la Colombia dove da mesi sussiste una situazione di tensione sociale e politica con abusi delle forze dell'ordine da una parte e presenza di gruppi armati che seminano il terrore per le strade: almeno cinquanta sarebbero le vittime dall'inizio delle proteste di piazza. Attenzione c'è anche sul Venezuela per il monitoraggio costante del regime di Maduro e delle forze di opposizione. Fonte di grande preoccupazione è inoltre il Nicaragua che vive dal 2018 una crisi scaturita dal regime di Ortega e dalla repressione del dissenso.
A Cuba c'è una transizione in atto dopo il passaggio del testimone dalla scomparsa di Fidel Castro, con l'entrata in vigore di una nuova costituzione. Da tutelare in America Latina c'è anche l'immenso patrimonio culturale altrimenti preda di illeciti. Altra preoccupazione è l'accesso ai vaccini: l'Italia ha contribuito con 385 milioni di euro alla campagna vaccinale in Sudamerica per l'equo accesso nei Paesi a basso reddito. Dal 2015 la Farnesina ha istituito la figura dell'inviato speciale per i Caraibi al fine di promuovere e coordinare il rapporto con questa area, soprattutto su cambiamenti climatici e contrasto alla criminalità: tematiche sulle quali nel medesimo anno è stato istituito anche un memorandum quinquennale. Sereni ha infine auspicato la pronta entrata in vigore dell'accordo UE-Mercosur.
Edmondo Cirielli (FI) ha auspicato azioni tese a favorire il ritorno di connazionali o italo-discendenti nel nostro Paese considerata la persistenza di crisi politiche ed economiche in alcune aree dell'America Latina; attenzione da dedicare anche a mantenere questo legame dal punto di vista linguistico o culturale. Piero Fassino (PD) ha ricordato che se c'è un continente verso cui l'Italia ha un particolare legame questo è proprio l'America Latina pur in assenza di una storia coloniale. Fassino ha chiesto anche lumi circa l'eventuale presenza italiana all'interno di istituti bancari. Mirella Emiliozzi (M5S) si è chiesta se non fosse possibile rinforzare l'attività degli istituti culturali vista la presenza di connazionali in questi Paesi. Gennaro Migliore (IV) ha chiesto chiarimenti sulla situazione in Perù in riferimento al recente processo elettorale; sulla Colombia, invece ha chiesto quali interventi siano necessari per contrastare la criminalità organizzata; sul Venezuela invece quali siano gli scenari per far fronte alla crisi vista anche un'opposizione a Maduro debole e divisa. Maurizio Lupi (Misto) ha chiesto di non perdere l'occasione storica con il Mercosur.
Il Viceministro Sereni, rispondendo ai quesiti, ha ricordato che per gli italiani all'estero si è proceduto a lavorare sia per il potenziamento della rete consolare sia per il potenziamento dell'assistenza ma ha rimandato comunque ad un approfondimento con il Sottosegretario Della Vedova. Sereni ha sottolineato come effettivamente molti giovani in questi Paesi siano interessati ad apprendere la lingua italiana. Sulle banche il Viceministro ha ricordato che l'Italia già usufruisce degli strumenti messi a disposizione dal BID (Inter-American Development Bank) e lo stesso vale per la CAF "anche se ancora non ci siamo già ma c'è una collaborazione con CDP", ha precisato Sereni riferendosi al fatto che il ruolo dell'Italia nel CAF in quanto a ingresso di capitale è in via di definizione e sussiste comunque già un iter collaborativo portato avanti grazie a Cassa Depositi e Prestiti.
Sul processo elettorale in Perù, Sereni ha ricordato le informazioni provenienti dall'Ambasciata d'Italia dove si parla di ricorsi pendenti e di una situazione ancora non ben definita, auspicando un riconoscimento del vincitore e un passaggio pacifico come avvenuto in Ecuador. Per la Colombia l'attenzione sul monitoraggio della criminalità transnazionale è alta; in Venezuela permane il problema delle opposizioni frastagliate e tutto questo desta preoccupazione.