Uefa e i ribelli della Superlega, prove di dialogo. Juve Real, Barcellona per ora sono salvi e possono giocare senza problemi la Champions. Nyon ha stoppato i provvedimenti disciplinari a carico dei tre club. Il tribunale del commercio di Madrid ha convinto Ceferin a non punire le società fondatrici del maxi torneo.
Tira aria di una soluzione. La battaglia in corso è logorante, meglio risolverla al più presto. Meglio per tutti. La Uefa pensa di incassare una multa e con i milioni chiuderla lì e buona notte ai suonatori.
Ma i ribelli a sborsare quattrini non ci sentono. Però lanciano “segnali”. In attesa che la Corte del Lussemburgo si pronunci sul ricorso spagnolo.
Se, entro due settimane, la Corte di Giustizia Ue, respinge il ricorso, la Superlega ha perso la battaglia. Se, viceversa il ricorso venisse accettato, la sentenza arriverebbe fra un anno. O forse più. Campa cavallo.
Ricapitoliamo. Tutto ha inizio il 19 aprile 2021 quando 12 prestigiosi club annunciano la nascita di un torneo d’élite. Ci sono Juve, Milan, Inter, 6 inglesi e 3 spagnole. Il giorno dopo le 6 inglesi fanno un passo indietro e la Superlega naufraga. Anche Milan, Inter e Atletico abbandonano. Fine della storia?
Il 7 maggio i 9 pentiti patteggiano con l’Uefa. Hanno una fifa boia. Anche perché i tifosi dei club inglesi sono insorti contro i dirigenti delle società e a Barcellona i soci rumoreggiano, non ci stanno. Il 13 maggio Juve, Real e Barcellona finiscono sotto inchiesta da parte della UEFA.
Volano gli stracci, scendono in campo i migliori avvocati, scappano parole spettinate (eufemismo). E prima dell’inizio dell’Europeo la Uefa si è fatta sentire con un comunicato in cui si legge che Nyon “prende atto della decisione di sospendere temporaneamente il procedimento“. Immediato il contrattacco. Il trio ribelle difende e difenderà sempre “la propria posizione in tutte le giurisdizioni pertinenti “.
Ceferin (Uefa) non molla e nemmeno Agnelli
Come finirà? Ceferin non molla. A parole. Ma non mollano Andrea Agnelli, Florentino Perez, Joan Laporta. L’avvocato sloveno ha detto ieri:” Prima chiariamo le faccende legali, poi andiamo avanti “.
Finirà con un compromesso o con un accordo? Vincerà il monopolio UEFA o la spunteranno i ribelli , magari spalleggiati dai Governi che comunque ad aprile erano scettici ed ora non lo sono più? C’è ottimismo su entrambi i fronti. In ogni caso il calcio non sarà più lo stesso. E non è detto che sia una brutta notizia. Anzi.