Per far capire il dramma che sta vivendo il Sud America (ma anche il Nord America) basti pensare che il 48% dei contagi mondiali conteggiati nella giornata di domenica, sono avvenuti proprio in queste aree. In soldoni, tra le 387.209 nuove infezioni, ben 187.256 si sono registrate in America Latina che dunque torna a essere la zona più colpita in assoluto dal Coronavirus.
In Asia, per esempio, sono stati 97.990 i casi, 42.288 in Europa. Numeri nettamente inferiori, quelli forniti dall’Osservatorio mondiale della sanità. Resta il Brasile il Paese più colpito dalla pandemia, con 17.412.766 contagiati e 487.401 decessi (ben 1.129 nell’ultimo giorno). Non se la passa bene l’Argentina che domenica ha fatto registrare 13.043 nuovi contagi che portano il totale a 4.124.190, con 85.343 vittime.
Numeri inferiori, ma sempre in crescita, anche in Cile, con 30.707 decessi, di cui 128 appena due giorni fa (il dato complessivo invece dei contagi è pari a 1.476.473 unità). Situazione peggiore in Perù dove due giorni fa ci sono stati 5.469 nuove infezioni e 608 morti, che portano il totale dei contagiati a più di due milioni di casi e a 188.708 morti. In grande difficoltà la Colombia con qualcosa come 28.519 contagi registrati appena due giorni fa con 586 decessi per un totale di 95.778 persone sconfitte dal Covid.
E l’Uruguay? Sono lontani i tempi quando il virus era ‘tenuto a bada. Due giorni fa si sono registrati 2.043 casi che hanno portato il totale a 338.513 contagiati mentre i morti sono stati 39 (la cifra complessiva delle vittime è così arrivato a 4.995. In generale i casi di coronavirus a livello globale hanno superato ieri la soglia dei 176 milioni mentre il numero dei decessi provocati dal Covid negli Stati Uniti sfiora quota 600mila: è quanto emerge dai conteggi della Johns Hopkins University. Secondo l'università americana, dall'inizio della pandemia le infezioni nel mondo sono state 176.001.664, inclusi 3.805.014 decessi.