“Semaforo verde” al regolamento che istituisce il "Digital Green Pass" per gli spostamenti all'interno della comunità europea. Il primo ministro portoghese, Antonio Costa, in rappresentanza degli Stati membri, la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen e il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, hanno siglato, ieri, a Bruxelles, il testo finale che istituisce il certificato Covid digitale Ue.
Il “pass” aiuterà chi lo possiede, ad evitare di essere sottoposto a test oppure a quarantene nel momento in cui viaggerà da un Paese all'altro dell'Unione, contribuendo, così, al graduale ripristino della libertà di circolazione nel Vecchio Continente. Dal primo luglio, quando il regolamento entrerà in vigore, il "Pass" sarà un diritto per tutti i cittadini Ue che abbiano i requisiti per poterlo richiedere, vale a dire: essere stati vaccinati, essere guariti dal Covid o essersi sottoposti ad un test risultando poi negativi. Il certificato sarà rilasciato dalle autorità nazionali in via gratuita.
Potrà essere in formato digitale o cartaceo e riporterà un codice Qr la cui lettura consentirà di verificarne l'autenticità. Per i certificati già emessi da Stati o regioni, è previsto un periodo di 6 settimane perché possano essere resi compatibili con il modello Ue. Il Gateway, la piattaforma informatica europea che rende possibile il “Pass” e che fornisce le chiavi digitali che consentono la validità transfrontaliera del certificato, è già operativo da inizio mese. Alcuni Paesi, infatti, hanno già iniziato a rilasciare “lasciapassare”: finora ne sono stati emessi oltre un milione.