L'Uruguay è stato protagonista ieri pomeriggio della seconda puntata del ciclo di incontri online "Migrare oggi. Storie di italiani nel mondo in un tempo straordinario" organizzato dalle Acli dove è intervenuta la sede del patronato di Montevideo.

"L'Uruguay è stato molto importante nella storia dell'emigrazione italiana in Uruguay e anche se a partire dagli anni sessanta c'è stata una drastica diminuzione dei numeri bisogna ricordare comunque che oggi l'emigrazione italiana continua a esistere" ha affermato in apertura Giulia Ampollini, operatrice volontaria del Servizio Civile, introducendo l'argomento.

La responsabile del patronato Acli di Montevideo Elena Bravinha raccontato la realtà del paese con le informazioni più importanti per gli stranieri che decidono di trasferirsi e ricordando anche l'enorme influenza italiana lasciata dagli emigrati in ogni ambito della società, dalla cultura alla gastronomia.

Sul ruolo del patronato e le sue trasformazioni nel tempo si è invece concentrato l'intervento dell'operatore Alex Bocchio: a partire dagli anni ottanta con la convenzione tra le due nazioni la previdenza sociale -in particolare le pensioniè stato il tema maggiormente affrontato dai patronati venendo in seguito superato dalla cittadinanza e tutte le informazioni relazionate al tramite. Accanto a queste tematiche restano poi tutte le altre questioni burocratiche oggetto delle richieste dei cittadini, sempre molto numerosi tra l'Europa e il Sud America. "Il patronato resta un punto di riferimento fondamentale su cui appoggiarsi, una bussola per orientarsi in questo mondo globalizzato" ha concluso Bocchio nel suo intervento.

di Matteo Forciniti