Attualmente è corsa alla vaccinazione per garantire la protezione dal Covid-19 ma quanto durerà l’immunità? Gli scienziati si pongono molte domande ma al momento non hanno molte risposte.
Il New York Times scrive che il National Institutes of Health ha recentemente annunciato di aver iniziato una nuova sperimentazione clinica su persone completamente vaccinate – con tutti i tipi di vaccini autorizzati – per capire se un richiamo del vaccino Moderna aumenterà gli anticorpi e prolungherà la protezione.
Molti scienziati ritengono che i vaccini Pfizer-BioNTech, Moderna e Johnson & Johnson garantiscono l’immunità almeno per un anno ma nessuno lo sa con certezza.
Inoltre, non è chiaro se le emergenti varianti del coronavirus cambieranno le esigenze di vaccinazione, ovvero ci sia bisogno dei richiami.
“Per quanto riguarda i richiami ci troviamo in acque inesplorate”, ha affermato il dottor Edward Belongia, medico e ricercatore di sanità pubblica presso il Marshfield Clinic Research Institute di Marshfield, nel Wisconsin.
Vaccini, perché ogni anno per l’influenza e solo due per il morbillo? - n un interessante articolo, il New York Times offre la risposta ad alcune domande. Perché è necessario fare un vaccino antinfluenzale ogni anno, mentre due soltanto contro il morbillo, durante l’infanzia, proteggono per tutta la vita?
Diversi agenti patogeni influenzano il sistema immunitario in modi differenti. Per alcune malattie, come il morbillo, ammalarsi una volta porta a una protezione permanente da un’altra infezione. Ma per quanto riguarda altri agenti patogeni, le difese immunitarie nel tempo si attenuano.
I vaccini contro il morbillo garantiscono un’immunità permanente mentre quelli contro il tetano sviluppano delle difese che svaniscono anno dopo anno. I Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie raccomandano di effettuare, ogni dieci anni, un richiamo contro il tetano.
A volte il virus può cambiare, creando la necessità di un richiamo per produrre una nuova difesa. I virus dell’influenza sono molto mutevoli e ogni anno viene sviluppato un nuovo vaccino.
In termini di protezione i vaccini Covid sono paragonabili agli altri? - La risposta è che non c’è una certezza poiché le persone hanno iniziato a vaccinarsi in gran numero solo pochi mesi fa.
“Anche negli studi, non sappiamo quale sarà tra un anno la risposta immunitaria”, ha affermato Kirsten Lyke, esperta di vaccini presso la University of Maryland School of Medicine e a capo dello studio sul richiamo del National Institute of Health.
I primi segnali sono tuttavia incoraggianti. Negli studi sui vaccini, i ricercatori hanno prelevato il sangue da volontari e misurato i livelli di anticorpi e delle cellule immunitarie che prendono di mira il coronavirus. I livelli stanno calando ma gradualmente.
È possibile che con questo lento tasso di declino, la protezione dai vaccini rimarrà forte per molto tempo. Le persone precedentemente infettate e che poi si sono vaccinate avranno una protezione ancora più duratura.
“Penso che ci sia una reale possibilità che contro il ceppo originale l’immunità possa durare per anni”, ha detto Belongia. Se questa possibilità sarà confermata, i richiami Covid potrebbero non essere necessari per anni. Ma per ora rimane un grande se.
Alcuni vaccini Covid rispetto ad altri garantiranno una maggiore protezione nel tempo? - E’ possibile. Gli scienziati hanno già scoperto che i vaccini autorizzati hanno un’efficacia differente. I più potenti includono Moderna e Pfizer-BioNTech, entrambi basati su molecole di mRNA.
I vaccini a virus inattivato, come quelli prodotti da Sinopharm in Cina e Bharat Biotech in India, si sono dimostrati meno efficaci.