Caro Direttore,
Petizione strana ed inusitata quella promossa dalla non meglio identificata comunità italiana della Circoscrizione Consolare di Rosario. Strana per diversi motivi:
- Perché viene diretta ai deputati Mario Borghese (MAIE) ed Eugenio Sangregorio (USEI) ed ai senatori Riccardo Merlo (MAIE) ed Adriano Cario (USEI passato subito al MAIE);
- Per il ritardo con cui si accorgono del problema, per altro già avviato a soluzione molto prima di questa pseudo petizione;
- Perché sotto sotto, ci sembra un velato, ma non tanto, attacco al Console Generale di Rosario al quale da un lato gli si riconosce empatia, mentre dall'altro si fa notare con nonchalance che altre città molto più compromesse dalla pandemia funzionano meglio perché hanno applicato un protocollo corretto ed aggiornato.
A questo punto, fuori di metafora, la domanda è: quali sarebbero le colpe del Console? Forse quelle di avere cercato di agevolare la comunità a dispetto del silenzio di chi avrebbe dovuto accorgersi prima sia dei problemi connessi sì alla pandemia, ma anche e principalmente a chi ha avuto tempo ed occasioni per affrontare e risolvere il problema del personale, ad esempio ma anche altre problematiche. La nostra memoria ci riporta a colui che per tre anni ha rivestito l'incarico di sottosegretario agli esteri con delega per gli italiani all'estero del quale i petizionisti sembra essersi dimenticati. Sarebbe bastato chiede a lui magari con discrezione, senza tanto chiasso per saper cosa ha fatto in questi tre anni e perché persistono ancora tanti problemi.
Certo, è legittimo che la comunità solleciti soluzioni e servizi qualificati, magari riconoscendo gli sforzi fatti da altri, il Console per primo per venire incontro alla comunità. Ma di quale comunità parliamo? Forse di quella funzionale al MAIE che in questo modo apre una lunga e tempestosa campagna elettorale?
Perché se questa è la comunità, non necessitano altre interpretazioni, non ci vuole certo molto al MAIE per raccogliere 500 firme.
Noi, che invece apprezziamo il lavoro, l'impegno e la disponibilità del Console Generale che pur nella limitatezza di mezzi e con tutte le difficoltà create dalla pandemia, è costantemente alla ricerca di soluzione per offrire servizi sempre migliori e puntuali alla comunità tutta senza distinzione di appartenenza politica o religiosa, come è giusto che sia.
Noi siamo dalla parte del Console, al quale ci sentiamo vicini e solidali e che vogliamo ancora una volta ringraziare per l'impegno e la professionalità che mette nella direzione del Consolato e nell'organizzazione dei servizi.
Salvatore Augello
Segretario Generale USEF