Ieri il primo ministro italico Mario Draghi ha incontrato la cancelliera tedesca Angela Merkel a Berlino in vista del Consiglio europeo che si terrà il 24 e 25 giugno a Bruxelles. Il premier da quando si è insediato a Palazzo Chigi ha sempre spinto per un’Ue più unita che mai e ieri ha ribadito il concetto spiegando che “per un'Europa più forte occorre un'Italia più forte e il governo è impegnato in questo senso. Siamo impegnati in riforme di sistema che rendano l'Italia più competitiva, equa e sostenibile”.
Draghi e Merkel, in conferenza, hanno confermato l’unione d’intenti tra i due Paesi: “Parliamo di due nazioni – le parole del presidente del Consiglio - fondati sull'europeismo e sull'atlantismo. Quindi le posizioni nei confronti degli Stati Uniti, nei confronti della Russia, nei confronti della Cina e anche nei confronti degli Stati del Nord Africa sono posizioni molto, molto vicine”.
Poi un ringraziamento: “La crisi sanitaria ha reso i legami ancora più saldi, ricordo l'aiuto offerto dalla Germania durante la prima fase della pandemia e il sostegno decisivo della cancelliera nel lancio del Next Generation Eu”.
Non poteva mancare, ovviamente, un passaggio sull’attualità dell’emergenza sanitaria: “Siamo entrambi cauti sul Covid, siamo felici per il miglioramento della situazione, la quota dei vaccini cresce ma non siamo ancora all'immunità di gregge, siamo esposti alle nuove varianti come abbiamo visto in Gran Bretagna e Portogallo”, ha spiegato la cancelliera.
Infine, un passaggio calcistico, ovviamente sempre legato al tema della pandemia: “Mi adopererò perché la finale degli Europei non si disputi, come previsto, a Londra, in un Paese dove i contagi stanno crescendo rapidamente”.