Se non sono ai ferri corto, poco ci manca. Per la serie: il designato che si ribella al designatore. Non accenna a placarsi il diverbio tra Giuseppe Conte, leader in pectore del M5S e Beppe Grillo, lui che di quel Movimento è stato uno degli storici fondatori nonché l’uomo che più di tutti ha deciso di puntare sull’avvocato pugliese per rilanciarne le sorti. Lo scontro-confronto si sta facendo a tal punto duro che, in queste ore, come scrive l'Adnkronos, non solo non c'è traccia della presentazione del neo M5S - avrebbe dovuto tenersi giovedì, in una sala nel centro di Roma - ma crescono i rumors su un divorzio imminente. Nodo del contendere: il nuovo statuto, che l'avvocato avrebbe voluto a sua immagine e somiglianza, così da potersi scegliere candidati ed eventuali uomini di punta secondo i suoi desiderata, relegando Grillo in un cantuccio.
Al momento, la presentazione del neo statuto, sempre secondo quanto scrive l'agenzia di stampa, non dovrebbe tenersi nemmeno la prossima settimana. Tutto è congelato, mentre non viene dato nemmeno per scontato che la crisi tra i due possa rientrare. Lo scontro, dunque, è alimentato dalle diffidenze reciproche, dal momento che l’ex comico genovese non accetta di finire in soffitta. Per questo sta prendendo sempre più forma l'ipotesi di un partito di Conte. Con tutte le conseguenze del caso, dilanianti per un M5S già scosso da correnti e guerre intestine.
Circostanza, quest'ultima, di cui è convinto un osservatore esterno come Matteo Renzi, che con i 5Stelle è stato al governo nel disciolto esecutivo giallorosso. “Non so se il Movimento 5 Stelle arriverà alle elezioni del 2023, sono divisi: il movimento è dilaniato, nel giro di qualche mese vedrete che saranno stelle cadenti" ha commentato l’ex rottamatore, leader di Italia Viva, in collegamento con la trasmissione Mattino 5 su Canale 5. Chi invece predica cautela è una 5Stelle doc, la sindaca di Roma (uscente) Virginia Raggi. "Conte e Grillo? Sento entrambi, sono due persone che stimo, credo ci sia un confronto in atto e che troveranno una soluzione. Credo comunque che molto sia enfatizzato dai media. Il Movimento è in una fase di evoluzione" ha detto l’inquilina del Campidoglio (che si ricandiderà alle prossime amministrative) intervenuta su Rai 1.