Sulla "bocciatura" del Ddl Zan da parte del Vaticano (che ha chiesto alcune modifiche al testo), è intervenuto, ieri, in Senato, il premier Mario Draghi. "Il nostro è uno Stato laico" ha detto il presidente del Consiglio. "Il Parlamento è sempre libero di discutere e non solo" ha aggiunto. "Il nostro ordinamento contiene tutte le garanzie per rispettare gli impegni internazionali tra cui il Concordato. Ci sono controlli preventivi nelle commissioni parlamentari e successivi nella Corte costituzionale", ha precisato.
"Ci riconosciamo pienamente nelle parole del presidente del Consiglio sulla laicità dello Stato e sul rispetto delle garanzie", ha scritto, su Twitter, Enrico Letta, segretario del Pd. "Ho apprezzato la replica del premier, ma laicità, come ha specificato, è tutela del pluralismo e delle diversità culturali. Comprese le sensibilità religiose" ha commentato il senatore leghista, Andrea Ostellari, presidente della commissione Giustizia a Palazzo Madama. Infine Giorgia Meloni, leader di FdI, ha invitato a "sospendere l'iter parlamentare, finché non si dirime la controversia".