Rappresenta un grande fenomeno nella storia dell'Italia: l'emigrazione in America e la conseguente cultura che si è generata nel tempo. Ma nel sistema universitario del Belpaese non ce n'è quasi traccia. Quel 'quasi' lo si deve a una docente, Margherita Ganeri, che nell'anno accademico 2016/17 ha creato un centro di ricerca sulla letteratura e cultura italo-americana.
Un progetto straordinario che ha preso il nome di 'Italian Diaspora Studies' e che continua la sua missione sempre alla Università della Calabria, UniCal, ateneo fondato nel 1972 e la cui sede sulle colline di Arcavacata, una frazione del comune di Rende in provincia di Cosenza. E in questo modo è diventato l'unico ateneo sul territorio a occuparsene.
"Mi sono resa conto - ha raccontato la docente spiegando i motivi che l'hanno portata a creare questo progetto - dell'esistenza di un buco enorme nella letteratura italiana contemporanea che viene insegnata all'università: la mancanza assoluta di tracce letterarie del fenomeno storico che, più di qualsiasi altro, ha segnato il Novecento, l'emigrazione, inspiegabilmente ignorato nei programmi didattici".
Un movimento, quello letterario in particolare che si è ingrandito con gli anni, che rappresenta uno spaccato che, almeno nelle lezioni universitarie, è ancora poco conosciuto nonostante sia comune a tante famiglie italiane segnate nell'arco di decenni dall'emigrazione, sia vissuta in prima persona e sia ereditata. E c'è un aspetto che la prof. ssa Ganeri ha voluto mettere in rilievo. "La maggior parte degli scrittori, dei romanzieri di origine italiana negli Stati Uniti, sono ancora oggi nella loro quasi totalità completamente sconosciuti in Italia".
Ecco allora che 'Italian Diaspora Studies' rappresenta un progetto di grande importanza per l'UniCal per gli studenti che lo seguono ma dovrebbe anche essere un esempio da seguire da parte di altre università italiane e non solo in quelle regioni dove nel tempo maggiore è stata l'emigrazione in particolare verso l'America.