Fondata nel 1896 si è trasformata nel tempo in una città unica dove tanti connazionali hanno lasciato il segno: dall'architettura alla gastronomia fino alle infrastrutture, recentissimo il progetto da $450 milioni di MSC e Fincantieri per un nuovo terminal portuale. "La resilienza l'ha fatta grande - così la celebra il prof George - è stata sempre capace di reinventarsi anche dopo tanti disastri che l'hanno colpita. È un luogo dove ricominciare e lo trovo affascinante".

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di ROBERTO ZANNI

Fondata nel 1896 ha sempre rappresentato l'ala più nuova dell'America. Anche perchè Miami, diciamoci la verità, non è l'America, non è gli Stati Uniti, ma è più semplicemente il mondo compreso fra oceano, spiaggia, grattacieli, highway, traffico, lusso (tanto), shopping, divertimento e una moltitudine di gente che parla tutte le lingue. Miami è cubana e sudamericana, ma pure haitiana e di ogni altra parte del globo. Happy Birthday Miami, feliz cumple, ma anche buon compleanno, perchè qui negli anni, anche gli italiani hanno fatto storia. La rese famosa addirittura un gangster, Al Capone, la portò in giro per il mondo Gianni Versace, l'hanno fatta diventare grande e speciale alcuni degli architetti nostrani più ammirati e invidiati. Non c'è giorno che un nuovo progetto, di lusso ovviamente, non venga alla ribalta sotto la​ firma di Renzo Piano, Antonio Citterio, Piero Lissoni. Un elenco lunghissimo, difficile​ ricordare tutti. Poi le torri e i grandi condomini che portano i nomi di Armani, Fendi, Missoni e c'è anche Pininfarina. I costruttori da Ugo Colombo a Valerio Morabito, ma qui si sono alternati tanti celebri imprenditori a cominciare da Renzo Rosso che dai jeans Diesel ha tirato fuori il Pelican Hotel a SoBe fino a Diego Della Valle che nel 2013 acquistò la villa che era di Billy Joel. Calciatori, Paolo Maldini e Alessandro Nesta i più celebri, che non solo come tanti altri colleghi sono sbarcati qui per le vacanze. Poi migliaia di connazionali non famosi (alcuni poi lo sono pure diventati) chi approfittando del sole, altri​ lavorando sotto al sole: quanti sono gli italiani a Miami e dintorni? Davvero tanti, una cifra che si è avvicinata ai 20.000. Questa è Miami capace di accogliere un progetto di MSC Crociere e Fincantieri da 450 milioni di dollari per un nuovo terminal al porto. Poi i ristoranti, dalla vera autentica pizza napoletana ai locali trend con il tricolore, autentico, disseminati da ogni parte. "Non passeranno molti anni per vedere Miami diventare il porto più importante del sud della costa atlantica, imbarcazioni di tutto il mondo faranno scalo qui rendendo questa città il centro commerciale più di tutto il sud". È solo una parte di una intervista che nel 1896 concesse Julia Tuttle, la pioniera, colei che fu tra i fondatori della città: mai previsioni si sono verificate più azzeccate. "Quando i miei bisnonni arrivarono alla foce del Miami River su una chiatta nel 1895 - ha raccontato​ oggi Larry Gautier vice presidente di NAI Miami, grande gruppo immobiliare - non potevano immaginare cosa sarebbe diventata. Erano una delle 10 famiglie che Henry Flager​ mandò da West Palm Beach e T.N. Gautier, mio bisnonno, colse al volo l'occasione aprendo uno dei primi negozi e fece anche parte del gruppo che il 28 luglio firmò per l'incorporazione della città di Miami". Che cos'è oggi Miami? "Una città testimone di cambiamenti astronomici - ha spiegato Paul George dell'History Miami Museum - non solo per la sua esplosione demografica, ma anche per quella culturale ed etnica". Erano appena in 700 il 28 luglio 1896: oggi sono circa 470.000 mentre 2,73 milioni sono gli abitanti della contea.

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Cosa l'ha fatta così grande? "La resilienza - ha aggiunto il prof George - tanti boom immobiliari (l'ultimo è di questi mesi ndr) dalla Great Depression, era il 1929 agli altri disastri che l'hanno colpita, naturali, ma anche causati dall'uomo (come quello del palazzo crollato a Surfise ndr), ma è stata sempre capace di reinventarsi e adesso l'evoluzione continua: i vecchi quartieri resuscitati, Art Deco impazzito, Brickell uscito dal nulla per diventare una zona eccitante ed ecco allora anche la tendenza che porta tante celebrities che si trasferiscono qui. Miami è stata a lungo un luogo per ricominciare, questo è ciò che trovo davvero affascinante di Greater Miami". Ecco allora Miami 125, le celebrazioni per il 125º anniversario della nascita della città: un festival che si svilupperà per una settimana dal 26 al 31 luglio. Cibo, divertimento, cultura e innovazione per un omaggio speciale a Magic City. Con tanti eventi in programma: uno sguardo alla storia e al futuro brillante che l'aspetta. Si passerà dalla celebrazione dei pionieri per evidenziare le diversità di Miami, un elemento che l'ha sempre caratterizzata al riconoscimento di coloro che stanno abbracciando il futuro attraverso l'attivismo sociale e l'innovazione imprenditoriale. "Invito tutti i residenti a unirsi a me - ha detto il sindaco Francis​ Suarez - nel celebrare la ricca storia e la diversità culturale mentre ricordiamo la fondazione della città 125 anni fa. 'Miami 125' offrirà opportunità entusiasmanti e divertenti per una celebrazione che esplora la nostra storia, luoghi culturali, parchi e tanto altro ancora. Questa pietra miliare ci offre la possibilità di rivisitare il passato mentre stiamo cercando di plasmare i prossimi cento​ anni e oltre della duratura storia di Miami".​