La città di Miami fu fondata il 28 luglio 1896. Julia Tuttle, una ricca vedova dell'Ohio, si trasferì nel sud della Florida nel 1891, acquistando 640 acri da coltivare. Divenne amica con il costruttore di ferrovie Henry Flager convincendolo a estendere le sue 'rotaie' fino a Miami. Quasi contemporaneamente fu realizzato un hotel resort e i primi piani per l'espansione della città. Ma alla riunione per quella che sarebbe stata la 'incorporation' della città di Miami il diritto di voto era ristretto ai soli uomini che risiedevano in quella che era (ed è tuttora) Miami-Dade County, così chiamata in onore del maggiore Francis L. Dade, ucciso nel 1835 nella Seconda Guerra dei Seminole. La contea fu fondata il 18 gennaio 1836. Ma per vedere la nascita della città che ora rappresenta la contea si dovettero attendere sessant'anni: 1.681 abitanti nel 1900, 5.471 nel 1910 e 29.549 nel 1920. Una crescita, fin dalle origini, vertiginosa. Poi l'ondata cubana tra il 1950 e il 1970, ma anche fulcro importante per il movimento dei diritti civili e nel 1980 epicentro di celebri rivolte come quella del 1980, Liberty City Riot, durata tre giorni, con un bilancio di 18 morti, 850 arresti e danni per oltre 100 milioni di dollari. Dal 1980 la crescita come 'global city', ma anche come centro del traffico della cocaina dalla Colombia riportato da film e soprattutto da serie tv come 'Miami Vice'. Poi l'uragano Andrew che nel 1992 provocò oltre 20 miliardi di dollari di danni. Quindi la vicenda di Elian Gonzalez conclusa con il ritorno a Cuba del ragazzino il 28 giugno 2000, con una eco mondiale. Ma la crescita di Miami non si è mai fermata, con boom edilizi che si sono susseguiti negli anni fino ad oggi, superando anche la pandemia COVID ribadendo che Miami è la città di tutto il mondo: dal Sud America al Nord (Canada), fino all'Europa e all'Asia confermando anno dopo anni che il suo nickname, Magic City (dovuto alla rapidissima crescita) continua ad essere attuale anche nel 2021 a 125 anni dalla sua nascita.