Ecco un breve resoconto dell’attività parlamentare a tre anni dalle elezioni: cosa è stato prodotto da deputati e senatori, quali gli incarichi all’interno delle Commissioni ed anche eventuali “cambi di casacca”, e soprattutto quanto tempo hanno speso sugli scranni del Parlamento
Tra le sue iniziative, anche un’interrogazione sul caso “Luca Ventre”
Continuiamo a conoscere cosa hanno prodotto in questi tre anni gli eletti della circoscrizione Estero, quali gli incarichi all’interno delle Commissioni, e anche eventuali “cambi di casacca” grazie alle informazioni sui profili dei vari deputati che compaiono su www.camera.it. Difficile riuscire a citare ogni incontro con la comunità, ogni comunicato stampa, le notizie affidate ai social, gli interventi in Aula o in Commissione, ma almeno cercheremo di capire quali proposte legislative e atti hanno presentato e, soprattutto, quanto tempo hanno speso sugli ambitissimi scranni del Parlamento per far sentire la voce dei loro elettori. E, come abbiamo già scritto, se per errore non verrà citato un risultato importante per la comunità all’estero, queste pagine sono a disposizione per ogni eventuale rettifica.
Elisa Siragusa
È uno dei volti “nuovi” della circoscrizione Estero, Elisa Siragusa (Milano, 1986) è stata eletta nella ripartizione Europa, scelta dal Movimento 5 Stelle tra gli italiani a Londra dove è arrivata nel 2012.
Dopo l’uscita dai 5 Stelle e una breve “sosta” al Gruppo Misto Centro Democratico Italiani in Europa (dal 26 novembre 2020 al 22 febbraio 2021), attualmente fa parte del Gruppo Misto “non iscritta ad alcuna componente politica”.
Dal 16 giugno scorso è membro della Commissione Attività produttive, commercio e turismo.
Ha fatto parte della Giunta delle elezioni, della Commissione Affari Esteri e Comunitari e della Commissione Lavoro pubblico e privato. È Segretaria del Comitato permanente sugli Italiani all’estero e sulla promozione Sistema Paese.
Sei le proposte di legge presentate come primo firmatario (insieme ad “altri”): “Istituzione della Giornata nazionale degli Italiani all’estero” (2019); Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 91, in materia di cittadinanza” (2019); “Istituzione di una Commissione parlamentare per le questioni degli italiani all’estero” (2019): “Istituzione del Portale unico per gli italiani all’estero” (2020), di questa è unico firmatario; “Modifica all’articolo 1, comma 741, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, in materia di applicazione dell’imposta municipale propria all’unità immobiliare posseduta nel territorio nazionale dai cittadini italiani e degli Stati dell’Unione europea non residenti in Italia” (2020) e “Introduzione dell’articolo 19-bis della legge 23 dicembre 1978, n. 833, in materia di assistenza sanitaria in favore dei cittadini iscritti nell’Anagrafe degli italiani residenti all’estero” (2020).
Come cofirmatario, ha appoggiato diverse proposte a cominciare da “Disposizioni in materia di gestione pubblica e partecipativa del ciclo integrale delle acque” (2018); “Modifiche al titolo VI del decreto del Presidente della Repubblica 5 gennaio 1967, n. 18, in materia di personale assunto a contratto dalle rappresentanze diplomatiche, dagli uffici consolari e dagli Istituti italiani di cultura”, “Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sullo svolgimento delle operazioni di voto e di scrutinio nella circoscrizione Estero negli anni 2017 e 2018 (2018); “Modifiche al decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 64, in materia di attribuzione al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale della competenza per la selezione del personale da destinare alle scuole italiane all’estero” (2020) fino a “Disciplina della gravidanza solidale e altruistica” (aprile 2021).
40 gli atti tra interrogazioni e risoluzioni, per citarne solo alcuni, l’interrogazione a risposta scritta (insieme a Rizzone e Lapia) presentata il 17 febbraio 2021 e indirizzata al Ministero degli Affari Esteri in merito alla “luttuosa vicenda del nostro connazionale Luca Ventre, morto il 1o gennaio 2021 nell’ambasciata italiana di Montevideo, capitale dell’Uruguay. Le dinamiche e le ragioni dell’accaduto non sono state chiarite e sono emerse incongruenze tra la versione ufficiale rilasciata dalle autorità uruguaiane e le successive ricostruzioni giornalistiche, basate sui filmati delle telecamere dell’ambasciata e le testimonianze dei familiari.” Dopo aver sintetizzato la storia personale di Luca Ventre e la ricostruzione delle dinamiche che hanno portato al tragico epilogo, è stato chiesto “se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti e se non ritenga, per quanto di competenza, di fornire ogni informazione utile al fine di chiarire le circostanze in cui è purtroppo avvenuto il decesso del connazionale Luca Ventre; se non intenda chiarire la presenza di personale di vigilanza non italiano a tutela della sicurezza delle sedi diplomatiche italiane all’estero”.
La Risoluzione in Commissione del 12 luglio scorso, ha affrontato il tema delle elezioni dei Comites, auspicando che il Governo si impegni “a non adottare iniziative per rinviare ulteriormente le consultazioni elettorali volte a rinnovare i membri dei Comitati degli italiani all’estero, le quali dovranno tenersi – come da decreto-legge 30 dicembre 2019, n. 162 – entro il 31 dicembre 2021; ad avviare la sperimentazione del voto elettronico per il rinnovo dei Comites, la quale potrebbe avere primo ambito di applicazione solo in alcune città ‘pilota’; ad adottare le opportune iniziative per semplificare la procedura di sottoscrizione delle liste elettorali delle sopracitate elezioni, che potrebbe avvenire anche per via telematica; a implementare una campagna informativa destinata ai nostri connazionali all’estero iscritti all’Aire volta a far conoscere scopi e funzioni dei Comites, oltre che a pubblicizzarne le elezioni”.
14 gli ordini del giorno presentati dall’On. Siragusa, in quello del 27 dicembre 2000 ribadiva l’importanza del portale unico internet “dedicato esclusivamente agli italiani all’estero, con tutte le informazioni loro utili. Al riguardo, si ricorda come, alla Camera, sia già stata depositata una proposta di legge volta alla sua istituzione, e che il 5 agosto 2020 siano state approvate risoluzioni in Commissione Affari esteri sul tema del potenziamento degli strumenti informatici a supporto dei nostri connazionali all’estero, con previsione dell’istituzione del suddetto portale”. L’odg impegnava il Governo “a valutare l’opportunità di istituire, una volta stanziate le necessarie risorse, il Portale unico per gli italiani all’estero rivolto a quei connazionali che intendano trasferire la loro residenza fuori d’Italia, per coloro che all’estero risultino già residenti, nonché per gli italiani rimpatriati”.
Un altro odg, sempre del 2020, faceva riferimento ai finanziamenti ai Patronati - citando anche il fatto che “non smette di destare clamore mediatico, a causa dei recenti sviluppi giudiziari, la vicenda di Antonio Giacchetta, dirigente del patronato Inca-Cgil svizzero fino al 2009, anno del suo arresto” - e impegnava il Governo, “a valutare l’opportunità di intensificare la vigilanza sugli istituti di patronato, modificando le norme che attualmente disciplinano le verifiche ispettive, oltre che il funzionamento e il finanziamento dei patronati operanti in territorio estero, prevedendo quindi una riforma complessiva sulla loro attività, volta ad una migliore certificazione del lavoro da essi svolto; a considerare la possibilità di ridurre le somme destinate a enti che si sono resi responsabili in passato di condotte illecite; a valutare l’opportunità di riservare parte degli stanziamenti statali disposti in favore dei patronati alla creazione di un Fondo, destinato in via esclusiva al ristoro e all’indennizzo delle vittime di reati commessi dagli operatori, direttori e legali rappresentanti degli istituti di patronato e assistenza, operanti anche all’estero”.
Diversi gli interventi in Assemblea e in Commissione, molti di interesse per le comunità, come la relazione sull’attività svolta per la riforma degli istituti italiani di cultura e gli interventi per la promozione della cultura e della lingua italiane all’estero; sulla carenza di un regime sanzionatorio in caso di violazione dell’obbligo di iscrizione all’Aire; Strumenti informatici a supporto dei connazionali all’estero e apertura di un Consolato alle Isole Canarie.
Sul suo sito, ribadisce il suo impegno affinché “la Farnesina si attivi con le autorità iberiche al fine di permettere loro di godere della cittadinanza spagnola, senza per questo dover rinunciare a quella italiana”, ricordando anche la sua interrogazione in merito.
In riferimento alle elezioni dei Comites, oltre a un recente comunicato stampa (firmato anche dall’On. Fitzgerald Nissoli) in cui ribadiva il suo “no” al rinvio perché “qualora il Governo dovesse tornare indietro sulla sua decisione, sarebbe un segnale negativo per i diritti degli Italiani all’estero e per la stessa credibilità dei Comites”, anche sul suo sito ricordava l’interrogazione in cui si soffermava sulla necessità di avviare la sperimentazione del voto elettronico sottolineando che “quello del voto elettronico è un argomento di cui si parla ormai da nove anni”.
A novembre dello scorso anno, “guadagnò” l’attenzione della stampa nazionale per la sua uscita dai 5stelle, “una scelta dolorosa”. A motivare questa scelta, il suo voto contrario al referendum sul taglio dei parlamentari.
Il Fatto Quotidiano (20 novembre 2020), scrive: “La deputata M5s Elisa Siragusa ha lasciato il Movimento 5 stelle. E lo ha fatto accusando i vertici di una ‘gestione disastrosa. Abbiamo svenduto un po’ d’anima ogni giorno - ha scritto nel suo annuncio su Facebook -. Sono tante, troppe, le ragioni e le dinamiche che mi hanno portato a questa scelta, ormai inevitabile. Da ultimo, certo, ha influito anche l’apertura di un procedimento disciplinare nei miei confronti da parte dei probiviri, per via della mia posizione sul recente referendum costituzionale’. Proprio Siragusa infatti, eletta nella circoscrizione Europa, è stata tra i parlamentari M5s che hanno votato No al referendum per il taglio degli eletti: la deputata ormai ex M5s aveva votato a favore in Aula, ma chiedendo che fossero approvati i correttivi prima della consultazione. Per questo, si era poi giustificata, aveva deciso di non sostenere la campagna per la riduzione delle poltrone”.
Fino al 21 luglio è stata presente alle votazioni 7.005 su 8796 (79.64%), le assenze sono state quindi 1.593 (18.11%). 17 i voti ribelli e 198 le missioni rilevate da Openparlamento.