Gli stranieri vaccinati contro il Covid 19 potranno entrare presto in Uruguay in un processo che sarà graduale durante i prossimi mesi. Ampiamente atteso, l'annuncio è stato dato lunedì sera in conferenza stampa dal Governo che metterà così fine a una chiusura che durava dal marzo del 2020.
La riapertura delle frontiere avverrà in forma graduale in due diverse tappe: si comincerà, a partire dal primo settembre, con i proprietari di immobili mentre dal primo novembre le frontiere torneranno a essere aperte a tutti i turisti. Il requisito imprescindibile per entrambe le fasi sarà quello di essere completamente immunizzati contro il coronavirus, ovvero aver completato il ciclo di vaccinazione a cui si dovrà aggiungere anche un tampone molecolare PCR negativo al momento dell'ingresso.
"Considerato l'andamento dell'emergenza sanitaria nel nostro paese il Consiglio dei Ministri ha preso una serie di decisioni che stavamo preparando da tempo" ha spiegato il presidente Luis Lacalle Pou facendo riferimento ai numeri del Covid, oggi notevolmente migliori rispetto al passato, con un tasso di contagi molto basso e una campagna di vaccinazione in fase molto avanzata.
Il governo uruguaiano ha specificato che accetterà diversi vaccini contro il Covid 19 tra cui Sputnik; una misura, questa, che beneficerà i numerosi turisti argentini.
Al momento, l'unico obbligo di quarantena deciso, riguarda le famiglie con figli minori tra i 12 e i 18 anni dato che "l'Uruguay è uno dei pochi paesi al mondo che sta vaccinando quella fascia d'età". A tal proposito il Governo ha parlato anche della "possibilità" di offrire il vaccino gratis agli stranieri minorenni visto l'eccesso di vaccini disponibili.
"Ho una visione serenamente ottimista" ha commentato il presidente riguardo l'evoluzione della pandemia nei prossimi mesi e in caso di un possibile passo indietro sulle riaperture decise di fronte all'incertezza mondiale con le nuove varianti: "Siamo di fronte a una situazione che speriamo non cambi. Con questi numeri ci stiamo avviando verso la fine dell'emergenza sanitaria che sarà decretata quando ci saranno tutte le condizioni necessarie. Stiamo cercando di dare un passo alla volta con la massima sicurezza per evitare proprio di non tornare indietro".
Durante la conferenza stampa è intervenuto anche il ministro del Turismo Germán Cardoso: "Oggi è un giorno di grande speranza per il settore turistico e per tutti i lavoratori che hanno visto minacciato il loro posto di lavoro in quest'ultimo anno e mezzo che è stato molto difficile" ha affermato il ministro. "Abbiamo la piena convinzione di star prendendo misure che vanno nella giusta direzione. Comprendiamo la situazione di fragilità di questo settore ma sappiamo altresì che il rispetto della salute degli uruguaiani è una condizione non negoziabile. Proprio per questo, dopo averlo pensato a fondo negli ultimi mesi, abbiamo pensato di avviare un processo graduale nella riapertura delle frontiere, un cammino di responsabilità".
Il governo ha poi annunciato altre due misure imminenti che riguardano il calcio e le feste autorizzate. Il 18 agosto tornerà il pubblico negli stadi per la partita del Peñarol nella Coppa Sudamericana: "Una situazione eccezionale merita una soluzione eccezionale. La capacità massima consentita sarà di 5mila persone". Altro argomento, molto sensibile, saranno le feste del 24 agosto, l'evento notturno più importante dell'anno nel paese: "Sappiamo che ci saranno feste durante questa data quindi cercheremo di evitare le feste clandestine a favore di quelle autorizzate nelle sale registrate con un protocollo. Con questa misura cercheremo di dare una mano a settore che ha avuto grosse difficoltà questo periodo".
di Matteo Forciniti