Cinque film italiani saranno presentati al Festival Internazionale del Cinema di Gerusalemme, in programma dal 24 agosto al 4 settembre 2021, alla cui realizzazione ha collaborato l’Istituto Italiano di Cultura di Tel Aviv. Il Festival si terrà in modalità ibrida.
Questi i film italiani inseriti nella programmazione del Festival.
‘A Chiara’ (Italia, Francia 2021), regia di Jonas Carpignano. Chiara è una quindicenne che si fa domande sulla sua famiglia e in particolare sul padre che, il giorno dopo il diciottesimo compleanno della sorella, scompare improvvisamente. Ispirato a tante storie vere, ‘A Chiara’ è un racconto di formazione, di ricerca della verità e di possibilità di scelta.
‘Morte a Venezia’ (Italia, 1971) di Luchino Visconti. Quest'anno il Festival presenta il film documentario ‘The Most Beautiful Boy in the World’, sulla vita di Björn Andrésen, noto come il bel ragazzo e l’oggetto dell'ossessione di Gustav von Aschenbach (Dirk Bogarde) nel film ‘Morte a Venezia’. Un’opportunità per rivisitare il capolavoro di Visconti in una versione nuova e restaurata.
‘Cronaca di un amore’ (Italia, 1950) di Michelangelo Antonioni. Il lungometraggio d'esordio di Antonioni è una potente dichiarazione sulle illusioni e sulla violenza che un amore appassionato può scatenare.
‘The Rossellinis’ (Italia, Lettonia, 2020), regia di Alessandro Rossellini e Lorenzo d'Amico de Carvalho. E’ il racconto ironico della saga dei Rosellini attraverso il racconto dei parenti che sono obbligati ad una sorta di terapia familiare davanti alla macchina da presa. E’ il film d’esordio di Alessandro Rossellini, primo nipote del grande regista. Fra l’altro Roberto Rossellini, spiccatamente anticonformista, ha riempito le pagine dei giornali di tutto il mondo dei suoi amori scandalizzando la rigida morale degli anni ‘50 e dando alla luce una famiglia numerosa, multietnica e allargata.
‘Il viaggio di Re Granchio’ (Italia, Francia, Argentina, 2021), regia Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis. Il film racconta l’epopea dell’ubriacone Luciano, che, alla fine dell’Ottocento, venne allontanato da un piccolo borgo della Tuscia poiché’ prese le difese della donna amata insidiata dall’arcigno principe Luciano. Fuggì in esilio nella Terra del Fuoco, prendendo parte alla ricerca di un mitico tesoro che finì per scatenare avidità e follia.