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Rimborsi semestrali in dieci tranche fino 2026, ecco i soldi promessi dall’Ue, ben 191 miliardi

L'Unione Europea stacca il primo assegno. In arrivo 24,9 miliardi, sui 191,5 complessivi divisi in 256 voci di spesa. Varate dal Mef tutte le misure del finanziamento in dieci tranche fino al 2016. I rimborsi arriveranno appunto in dieci rate semestrali. Ma bisogna centrare in tutto 526 obiettivi su riforme e progetti fino al 30 giugno 2026. 

Le regioni potranno cominciare ad utilizzare le risorse europee dopo Ferragosto per varare interventi di politica attiva, dalla riqualificazione dei lavoratori all'aggiornamento professionale, dalla formazione di nuove competenze al rilancio di nuove attività produttive. Il ministero h certificato i fondi facendoli rientrare nella disponibilità delle Regioni, vincolandoli non più ai sussidi mai ai servizi per il lavoro. 

La parte del leone se la prende Enrico Giovannini, ministro delle Infrastrutture con 39,7 miliardi di spesa; 18,5 nuovi progetti articolati in 44 voci. Robusto il pacchetto a disposizione anche del ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani: 34,7 miliardi di spesa, di cui 22,1 per nuovi rogetti suddivisi in 26 voci. 

Il decreto Mef è stato firmato dal ministro Franco. Un piano di spesa messo a punto dal ministero dell'Economia per cadenzare il Pnrr in 256 voci di spesa totali, tra investimenti e sub investimenti, e in 526 obiettivi e traguardi da centrare per ottenere il via libera all'accesso delle  dieci rate semestrali di rimborsi, dal 31 dicembre 2021 fino al 30 giugno 2026. Il decreto è in attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Le misure e gli importi imporranno monitoraggio e continui controlli. 

Undici capitoli compongono il finanziamento dell'Istruzione. Un investimento da 4,6 miliardi a beneficio di asili nido e scuole d'infanzia. Dei 17,6 miliardi riservati all'Istruzione, almeno 3,9 serviranno per la messa in sicurezza delle scuole. Undici capitoli per il Lavoro, una delle riforme più attese del sistema produttivo e su cui il Governo ha indirizzato 4,4 miliardi dei 7,3 stanziati per il  ministero del Lavoro che il Pnrr destina al ministero del Turismo, 1,7 andranno a finanziare i Fondi integrati necessari per rendere appunto pià competiva l'offerta turistica. Altri 500 milioni saranno destinati rispettivamente al tax credit alberghi, al Next Genaration Eu per i grandi eventi turistici e al Fondo Bei per lo sviluppo delle imprese turistiche.

In cinque capitoli il finanziamento per Sud e Coesione. Un miliardo e 300 milioni per un totale di tre investimenti e due sub investimenti. Alla valorizzazione dei beni confiscati alle mafie andranno 300 milioni. Le Pari Opportunità in un solo capitolo. Il ministero avrà a disposizione 10 milioni per un progetto "che individui un sistema in grado di garantire una certificazione che accompagni le imprese a ridurre il divario tra donne e uomini sul fronte della parità salariale, delle opportunità di carriera, della tutela della maternità". 

Corposo il rapporto sulle Infrastrutture, 44 capitoli. Ventuno investimenti e 24 sub investimenti. 8,6 miliardi per le linee ad alta velocità nel Nord che collegano all'Europa; 3,6 miliardi per il trasporto rapido di massa; 3,2 per il rinnovo di bus e treni verdi. Diciotto virgola due miliardi allo Sviluppo Economico. Gran parte del primo assegno da 24,9 miliardi spedito da Bruxelles andrà a coprire il rilancio del piano di Transizione 4.0: il sistema di crediti d'imposta che che ha sostituito super e iper ammortamenti per sostenere i bonus fiscali degli investimenti delle imprese. Il Mef lo ha fissato a 13,3 miliardi. 

Grande attenzione alla cultura. Venticinque capitoli. L'attività dei borghi, Cinecittà, maggiore sicurezza per i Recovery Art. Novei sono veri e propri investimenti per un finanziamento di 4,3 miliardi complessivi. Un miliardo è destinato al potenziamento del potere attrattivo dei borghi di cui è ricca l'Italia; 300 milioni al progetto Cinecittà; 800 alla sicurezza sismica. 

Maggiori risorse per il fondo a favore dell'Internalizzazione. Un solo capitolo. Il ministero degli Esteri , con 1,2 miliardi, avrà l'onere di "rifinanziare e ridefinire il fondo 394/81 gestito da Simest a favore della internalizzazione delle imprese". Fine ultimo il rafforzamento della solidità patrimoniale delle imprese a beneficio della competitività sui mercati esteri. 

La Pubblica Amministrazione in 14 capitoli. Obiettivi primari digitalizzazione, monitoraggio e performance. Al ministero della Pubblica amministrazione andranno 1,3 miliardi. Tre investimenti e 9 sub investimenti. La somma più consistente verrà messa a disposizione della Task force digitalizzazione, 489 milioni serviranno "per migliorare competenze e capacità amministrativa". 

Un capitolo, ecco lo spore e l'inclusione sociale. Previsti 700 milioni per l'attuazione degli interventi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), assegnati al dipartimento per lo sport della Presidenza del Consiglio. Soldi da dedicare anche alle attività di inclusione sociale attraverso lo sport. In parole povere, soldi prevalentemente destinati a impianti sportivi da costruire o da ristrutturare o ai parchi urbani. 

I fondi europei stanno per arrivare. Una pioggia di miliardi in dieci tranche. Quasi 25 miliardi la prima, accogliamola come si deve e spendiamola, con le altre, come Dio comanda. E secondo la legge Ue.    

Franco Esposito

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