In attesa di capire se sarà possibile raggiungere l'immunità di gregge contro il Covid 19, c'è un dato estremamente simbolico che ha appena raggiunto una buona fetta di Uruguay: sono 8 (su un totale di 19) i dipartimenti del paese che hanno tagliato il traguardo che ci si era prefissati all'inizio con la modica cifra di oltre il 70% di persone vaccinate con entrambe le dosi. Oltre a Montevideo -dove si concentra la metà della popolazione nazionale- gli altri dipartimenti interessati sono: Flores, Durazno, Artigas, Colonia, Lavalleja, Soriano e Florida.
I dati diffusi dal Ministro della Salute si inseriscono in un contesto sanitario oggi decisamente migliore rispetto alle difficoltà dei mesi scorsi che hanno lasciato in totale quasi 6mila morti e oltre 375mila positivi. Attualmente ci sono 1513 persone positive al coronavirus di cui 29 casi gravi.
Il vaccino maggiormente distribuito in Uruguay è il cinese Sinovac mentre Pfzier è destinato solo al personale sanitario e ai più anziani. Si è dibattuto a lungo sull'efficacia dei vaccini -specialmente di Sinovac- la cui principale funzione dovrebbe essere quella di evitare i casi gravi come al momento sembrerebbe dimostrare. Ma fino a quando? Il calo dell'efficacia degli anticorpi di Sinovac dopo il passare dei mesi è infatti un tema che preoccupa le autorità sanitaria che hanno già aperto le prenotazioni per una terza dose che verrà somministrata con Pfizer. In questo modo l'Uruguay sarà uno dei primi paesi al mondo a sperimentare l'incrocio tra vaccini diversi.
71,32% è il dato della popolazione già vaccinata con entrambe le dosi a Montevideo. Il dipartimento che si trova al primo posto nella campagna di vaccinazione a livello nazionale è quello di Flores che ha di poco superato il 75%. Lo segue Durazno con il 73,75% e poi ancora: Artigas (72,58%), Colonia (71,78%), Lavalleja (70,93%) e infine Soriano e Florida entrambi con il 70,99%.
Gli altri 3 dipartimenti che sono attualmente più vicini alla soglia del 70% sono Rocha (68,91%), e Rivera (68,23%) a cui seguono Maldonado, Tacuarembó, Paysandú, San José, Cerro Largo, Salto, Río Negro e Treinta y Tres che hanno superato il 60%.
A Canelones, invece, spetta il primato di dipartimento meno vaccinato fermandosi al 58,79%.
Quello del 70% era l'obiettivo minimo che il Governo di Luis Lacalle Pou si era prefissato a marzo con l'avvio del processo di inoculazione. Ma basterà questa cifra per arrivare alla tanto desiderata immunità di gregge? L'incertezza è segnata, qui come altrove, dalla variante Delta che incombe con i primi casi.
Matteo Forciniti