Il dr. Guido Silvestri, originario di Senigallia, si è laureato ad Ancona, poi ha proseguito gli studi a Firenze e quindi alla UPenn, negli Stati Uniti in Pennsylvania.
Oggi il dr. Silvestri guida l'Emory Vaccine Center, istituto (uno dei sette National Primate Research Centers, il più prestigioso) che si trova in Georgia, ad Atlanta, ai vertici negli Stati Uniti per gli studi sui vaccini, anche Covid ovviamente, ma in questo caso parliamo di Aids, perchè lo scienziato italiano se ne occupa ormai da quasi trent'anni. Figura prominente nell'ambito della ricerca, fa parte dell'orgoglio italiano all'estero e in un campo poi così particolare come la ricerca e i vaccini.
Conosciuto in tutto il mondo, il dr. Silvestri si è ora visto nuovamente premiare dal NIH (National Institutes of Health), l'agenzia nazionale americana per la ricerca medica che ha scelto una serie di progetti di Emory al fine di condurre la battaglia finale per combattere e sconfiggere definitivamente l'Aids. Dieci programmi scelti dal NIH, decine di milioni di dollari la scommessa e tra i principali progetti ce n'è uno, sempre dell'Emory, che ha tra i ricercatori protagonisti un altro italiano, un altro marchigiano il dr. Mirko Paiardini. Laureatosi a Urbino ha poi scelto, anche lui l'America, e ha subito fatto parte alla UPenn proprio del team guidato dal dr. Silvestri. Una coppia vincente che si è riproposta anche ad Atlanta e ora ecco che i loro laboratori sono ai vertici nella ricerca per combattere una piaga che per tanti anni ha colpito (e continua a farlo) l'umanità. L'Emory Vaccine Center, dal suo ingresso nel mondo della medicina, ha avuto una sola missione: migliorare la salute umana attraverso ricerche cliniche che possano portare allo sviluppo di vaccini efficaci per combattere malattie di caratura mondiale. L'istituto rappresenta l'epicentro: con 250 membri di facoltà e personale è il più grande centro di ricerca accademico al mondo per quello che riguarda i vaccini.
E con due immunologi marchigiani in prima fila che in questo ultimo anno hanno dato il loro grande contributo anche alla lotta contro il
, ma il loro primo obiettivo rimane quello di debellare, finalmente, l'Aids. Studi che il dr. Silvestri ha cominciato nel 1993, seguito una decina di anni dopo dal dr. Paiardini e ora assieme, dopo lunghi studi che hanno avuto come protagonisti i primati, sono pronti per lo sprint finale. E il loro grande lavoro e impegno è stato riconosciuto proprio da NIH, l'agenzia scientifica federale USA. Un premio, se così si può definire, importantissimo, che ha visto al vertice ancora una volta la ricerca italiana all'estero. Ma perchè sempre, o comunque la maggioranza delle volte, fuori dai nostri confini? L'ennesima dimostrazione dei 'cervelli in fuga'?
Soltanto un paio di anni fa il dr. Paiardini, sulle pagine di Uniurb, aveva raccontato la sua vita, la sua passione il suo lavoro e in particolare proprio il trasloco dall'Italia gli Stati Uniti. "Non sono fuggito - aveva spiegato - ho scelto di trasferirmi all'estero e sono felice della scelta fatta, un percorso naturale, il migliore che potessi intraprendere". Già perchè non c'è Paese che investa sulla ricerca come gli Stati Uniti e l'ennesima ulteriore conferma è arrivata dai milioni che NIH ha destinato proprio al lavoro del dr. Silvestri e del dr. Paiardini, progetti che sono stati definiti come i più avanzati nel mondo nel settore.