L'amministrazione Biden ha deciso che gran parte degli americani dovrebbe ricevere un richiamo di vaccino otto mesi dopo la seconda inoculazione e potrebbe cominciare ad offrire la terza verso metà settembre. Lo scrivono i media Usa citando fonti del governo, che potrebbero annunciare la raccomandazione questa settimana. I primi richiami probabilmente saranno destinati agli operatori sanitari, agli ospiti delle case di riposo e ai lavoratori in prima linea, ossia alle persone più vulnerabili.
"Un ulteriore richiamo entro 6-12 mesi dalla seconda dose aiuta a mantenere un alto livello di protezione contro il Covid-19" spiegano in una nota Pfizer e Biontech, annunciando di aver presentato alla food and drug administration (Fda) i dati iniziali emersi dalla loro sperimentazione a supporto della valutazione della terza dose di vaccino anti-covid per una futura autorizzazione di questo richiamo in persone dai 16 anni in su. Dai primi dati emerge un livello di anticorpi neutralizzanti 'significativamente' più alto contro il virus iniziale e le varianti beta e delta in quanti hanno ricevuto un ulteriore richiamo, rispetto ai livelli osservati dopo due dosi.
Per noi "è ipotizzabile che le terze dosi si facciano tra ottobre e novembre". È il pronostico del virologo Fabrizio Pregliasco, docente dell'Università Statale di Milano mentre si attende l'annuncio ufficiale dell'amministrazione Biden che sembra orientata al via libera del richiamo per tutti gli americani a partire da settembre. "Ovviamente è un destino - dice Pregliasco - va valutato in un'ottica di presenza del virus. Cioè credo che ora sia da fare la vaccinazione per tutti, anche per i bambini, e che ci sia anche la necessità di un rinforzo della protezione per tutti. Poi nel prossimo futuro, se noi lavoriamo bene adesso - spiega - potremo magari non prevedere un richiamo tutti gli anni nei prossimi anni". Quindi non più una terza dose solo per anziani e fragili? "Dipende dalla situazione epidemiologica, se i casi sono pochi - chiarisce il virologo - puoi arrischiarti ad avere persone meno protette, in questa fase no".