Inutile dire che la situazione che si sta vivendo in questi giorni in Afghanistan è estremamente seria. La caduta di Kabul per mano dei talebani ha stupito la stessa Nato per la rapidità dell’accaduto. L’obiettivo, ora, è quello di far evacuare quanto prima la città, così come da accordo preso tra i ministri degli Esteri dell’Unione europea che ieri si sono sentiti tramite videoconferenza. Già, perché ora tutta l’attenzione è rivolta verso il futuro dei profughi: dove andranno?
Per il leader della Lega Matteo Salvini bisogna far presto per arrivare a una decisione da condividere insieme al resto dell’Europa, proprio per questo ieri si è detto stupito del fatto che “si perdano altri giorni e che i ministri non vengano a riferire immediatamente, ma la settimana prossima in Parlamento”. Per il numero uno del Carroccio è “doveroso accogliere in Italia alcune decine di persone che hanno collaborato con la nostra ambasciata”. Però “che nessuno ci venga a parlare di accogliere decine di migliaia di afgani. Gli altri Paesi facciano la loro parte, noi già stiamo subendo abbondantemente gli arrivi”.
Una visione, come preventivabile, diversa da quella del segretario del Partito democratico Enrico Letta che, intervistato dal ‘Corriere della sera’, ha fatto intendere diversamente da Salvini: “È il momento, da noi, di una straordinaria mobilitazione nazionale che aiuti la società afghana a resistere e a continuare a vivere anche fuori dall'Afghanistan. Dovremo dimostrare accoglienza e generosità. Non possiamo girarci dall'altra parte. Noi ci saremo”.
Intanto ieri, tramite Facebook, il leader di Italia viva Matteo Renzi ha criticato l’operato del presidente americano: “Una lunga amicizia mi lega a Biden, ma essere amici significa dire anche quando l'altro fa cose che non condividiamo. Io penso che gli Stati Uniti abbiano sbagliato nei tempi e nei modi del ritiro dall'Afghanistan. C'è da chiedersi che tipo di secolo sarà questo se gli americani si disimpegnano con una certa facilità. Sarà decisivo il ruolo della Cina, per motivi geografici e geopolitici, potrebbe avere comuni interessi con l'Afghanistan dei talebani. L'America deve decidere cosa vuole fare da grande. Intanto è meglio che le Camere in Italia si riuniscano quanto prima per decidere il da farsi".