“Vaccinarsi contro il Covid-19 è un atto di amore". Lo ha affermato Papa Francesco in un videomessaggio per le popolazioni dell'America Latina, fortemente colpite dalla pandemia dovuta al Coronavirus. Parole che sono partite dal cuore del Santo Padre, da sempre attento a quanto sta accadendo in tutto il mondo in merito al Coronavirus, con un occhio di riguardo per la sua Terra.
Il Pontefice in pratica ha chiesto al suo popolo ‘sudamericano’ di fidarsi della scienza e dunque di correre a immunizzarsi per il bene di tutti: “Grazie a Dio e al lavoro di molti, oggi abbiamo vaccini per proteggerci dal Covid-19. Questi danno la speranza di porre fine alla pandemia, ma solo se sono disponibili per tutti e se collaboriamo gli uni con gli altri”. E dunque “vaccinarsi, con vaccini autorizzati dalle autorità competenti, è un atto di amore”.
E poi ancora: “E contribuire a far sì che la maggior parte della gente si vaccini è un atto di amore. Amore per sé stessi, amore per familiari e amici, amore per tutti i popoli. L’amore è anche sociale e politico, c’è amore sociale e amore politico, è universale, sempre traboccante di piccoli gesti di carità personale capaci di trasformare e migliorare le società”.
Da segnalare poi che sempre ieri il Papa ha accolto la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di São José do Rio Preto (Brasile) presentata da Mons. Tomé Ferreira da Silva ed ha nominato Amministratore Apostolico sede vacante della medesima Diocesi Mons. Moacir Silva, Arcivescovo Metropolita di Ribeirão Preto. La rinuncia arriva dopo che venerdì scorso era finito sui social un video in cui mons. Ferreira, 60 anni, seminudo, faceva una videochiamata con un altro uomo